Per non dimenticare...

di Lino D’Antonio e Il Mattino - 02/10/2015
"Il Mattino, nel suo articolo dedicato alla quasi certa candidatura di Bassolino, cita alcuni nomi tra i suoi fedelissimi, tra cui Tino Santangelo ed Hubler, tutti e due implicati in "BagnoliFutura" e tutti e due messi sotto inchiesta dalla Magistratura, in particolare per la mancata bonifica dell'ex area siderurgica. Belle accoppiate, molto rassicuranti per il futuro della città!...

PER NON DIMENTICARE!

18/03/2015 INCHIESTE
La Corte dei Conti conferma in appello la condanna dell’ex sindaco di Napoli, Antonio Bassolino, al pagamento di 3,2 milioni di euro per aver aperto un call center che era sostanzialmente inutile e serviva solo a dare uno stipendio ai lavoratori socialmente utili. I fatti risalgono al periodo in cui l’ex sindaco del capoluogo partenopeo, fu nominato Commissario di Governo per l’emergenza rifiuti in Campania e grazie a tale ruolo, creò il call center ambientale denominato Sosa. Secondo i giudici contabili l’iniziativa di Bassolino è “produttiva di danno erariale «per la sostanziale inutilità per la collettività dell’impiego degli LSU(lavoratori socialmente utili ndr.) chiamati a partecipare al progetto cd. SOSA» – è stata ispirata da «finalità di stabilizzazione occupazionale … meritevole, per le ragioni solidaristiche sottostanti, di dare luogo ad equitativa riduzione dell’addebito da € 3.921.304,17 ad € 3.200.000,00, importo comprensivo di rivalutazione monetaria».
Contrariamente, però, a quanto stabilito nella sentenza di primo grado, i giudici di appello con la sentenza 95 del 2015 hanno deciso che Bassolino dovrà pagare i 3,2 milioni allo Stato e non alla Regione Campania.

 

Lino D’Antonio Napoli


Articolo del Mattino

Napoli. Comunali, Bassolino è pronto: sherpa al lavoro aspettando Guerini

Ormai la nomination a candidato sindaco di Napoli di Antonio Bassolino è un leitmotiv che suona non solo come una campana (per alcuni ben accordata per altri stonata) nel Pd quotidianamente, ma anche in altri luoghi non rituali della politica. Ieri l’occasione per parlarne è stata una discussione all’Istituto degli studi filosofici sulla «Laudato sì: La lettera enciclica di Papa Francesco» con Pierluigi Bersani, Julian Carron, Eugenio Mazzarella e moderata da Antonio Polito vicedirettore del Corriere della Sera.

Alla quale ha partecipato - a sorpresa - lo stesso Bassolino. Con lui nella sala due che con l’ex sindaco hanno condiviso molto, vale a dire Mario Hubler e l’ex vicesindaco Tino Santangelo. È cominciata la conta dei fedelissimi. L’ex governatore è pronto, attende la chiamata di Guerini, la prossima settimana. E ieri, Bersani non poteva sfuggire alla domanda su Bassolino e le primarie. L’ex leader del Pd indica la strada, «da osservatore»: «A Napoli come a Milano e ovunque, si vince se si riesce a costruire un centrosinistra civico, aperto. Il Pd deve fare da colonna riformista di un messaggio più largo che si rivolga alle forze vive». Quindi la battuta sulle primarie: «Io ho sempre detto che le primarie sono una via, ma non le ha ordinate il dottore, c’è sempre prima la politica che deve decidere se prendere una strada o l’altra. Le primarie si fanno solo se ci sono le condizioni per arrivare poi a quel percorso necessario di riformismo civico. Altrimenti si ricercano altre soluzioni».

Cosa auspica Bersani per la capitale del sud? «Spero che sia una campagna elettorale che vada sui temi reali. Per esempio, siamo riusciti a fare una piccola cosa ma secondo me importante. Ovvero che un assicurato dell’Rca viene trattato a Napoli come a Varese. Questo divario tra nord e sud sta diventando una questione nazionale drammatica. Sono sicuro che in alcune regioni ci sarà un Pil dell’1,5% ed è il tasso che può risolvere davvero il problema dell'occupazione. Se invece la media nazionale della crescita del Pil è dello 0,9% questo vuol dire che ci sono regioni che stanno ancora sotto lo zero ed è l’unico caso in Europa. Un Paese non può andare avanti così. Noi tutti ci dovremmo concentrare su questo punto. Altrimenti non riesco a parlare di elezioni se non ci sono problemi da risolvere». E Bassolino? Bersani non lo nomina mai: «Il candidato sindaco lo decide assolutamente il territorio».

Non nominato ma ben presente, Bassolino è seduto in prima fila, saluta Bersani con una stretta di mano calorosa e assiste ai lavori quasi fino alla fine. Intercettato, l’ex sindaco così spiega la sua presenza a Palazzo Serra di Cassano: «Mi ha invitato Eugenio Mazzarella, quando mi invitano io vado sempre e se non mi invitano non vado».

 



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