Campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo”

di Associazioni firmatarie lettera - 28/03/2018
Lettera al Presidente della repubblica

 Prof. Sergio Mattarella

 Presidente della Repubblica

 Palazzo del Quirinale

 Roma

  16 Marzo 2018

  Egregio Presidente,

Noi, Presidenti degli Enti che promuovono la campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” Le scriviamo per porre alla Sua personale attenzione i primi, straordinari risultati della Campagna “Ministero della Pace, una Scelta di Governo”.

Noi e le persone che rappresentiamo viviamo quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione.

Rispondiamo a questo dovere costituzionale con differenti modalità: condividendo direttamente la vita delle persone in difficoltà, minori, giovani, adulti, famiglie, italiani e stranieri; al servizio della collettività in azioni di prossimità alle persone per la tutela dei diritti fondamentali di ciascuno; impegnati in attività di educazione, ricerca, informazione e formazione formale e non formale, facendo del dialogo il metodo di riferimento per la promozione di rapporti fraterni fra singoli e popoli.

Siamo dediti alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà con le Istituzioni e nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Desideriamo far arrivare la nostra voce a Lei, Signor Presidente, che è il 'custode' dell'ordine Costituzionale e garante dell'Unità nazionale, a Lei che è chiamato a scegliere la persona più adatta a formare il nuovo Governo interpretando, nell'interesse del Paese, l'indirizzo politico a seguito del voto del Popolo italiano.

L'Italia ripudia la guerra e il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva. Il Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei nostri padri costituenti, se vuole attuare a pieno quanto essi hanno voluto, non può più limitarsi alla

difesa o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale, il cui ruolo indiscusso, da solo, seppur necessario, è insufficiente.

Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.

Lo Stato ha bisogno di istituzioni in grado di creare Pace e sostenere i gruppi e gli organi della società che quotidianamente costruiscono Pace attraverso un costante impegno per la promozione e la protezione delle libertà fondamentali e dei diritti umani internazionalmente riconosciuti.

Non è più rimandabile “organizzare la pace positiva", lo Stato deve poter essere riconosciuto quale "casa di riferimento istituzionale" per tutte quelle forze della società civile che già operano nella costruzione di percorsi e attività di pace.

Il Paese ha bisogno urgente di adottare la nonviolenza come stile politico, come Papa Francesco ha auspicato nel messaggio per la giornata mondiale della Pace del 1 gennaio 2017.

Per questo gli Enti che rappresentiamo chiedono l’istituzione, nella prossima legislatura di un Ministero della Pace, con competenze sulla gestione positiva dei conflitti sociali, la Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta, per qualificare le politiche di istruzione in ordine alla promozione della pace, promuovere politiche di disarmo e di riconversione della produzione bellica, dare concreta attuazione all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Le giovani generazioni attendono e aspirano a questa nuova visione capace di catalizzare le speranze più profonde dove alberga e va coltivata la “curae filius” e non quell' "homo homini lupus" che tanto flagello ancora diffonde nella società e nel mondo.

Riteniamo che l'istituzione di un Ministero della Pace risponda allo spirito e alla lettera degli articoli 10 e 11 della Costituzione, del Preambolo e degli articoli 1 e 2 della Carta delle Nazioni Unite, del Preambolo e degli articoli 1 e 28 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nonché della Dichiarazione sul Diritto alla Pace adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2016.

L’istituzione di un Ministero della Pace risponde anche a precise esigenze di giustizia sociale. Solo costruendo giorno dopo giorno la Pace si genera un tessuto sociale positivo, in grado di superare le forze disgreganti, i populismi e le crisi, di reagire alle spinte violente che scaturiscono dai conflitti sociali ed economici e dalle tensioni delle periferie dell’emarginazione e di affermare il valore sommo della dignità umana, della eguale dignità di tutti gli esseri umani. Dire “dignità umana” significa dire che vita e pace costituiscono un binomio indissociabile.

In questa ottica, il Ministero della Pace è una risposta innovativa al bisogno di sicurezza umana e benessere.

Inoltre, sulla base di un recente sondaggio, che vorremmo condividere con Lei, emerge come il 66% del campione di elettori intervistati sarebbe favorevole all’istituzione del Ministero della Pace.

 

Per questo, Signor Presidente, vorremmo chiederLe, nell'ambito dei suoi poteri istituzionali, di considerare e sollecitare questa proposta negli incontri che avrà con le forze politiche in vista della formazione del nuovo Governo, affinché la pace possa divenire effettivamente una Scelta di Governo.

Al fine di poter illustrare i contenuti del Sondaggio e della Campagna, Le esprimiamo il nostro desiderio di essere ricevuti nelle forme e nei modi che riterrà opportuni.

Con profonda riconoscenza e stima, porgiamo i più deferenti saluti ed auguri per la preziosa e sempre più necessaria funzione di custodia dei valori fondativi del nostro Paese.

 

Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Giovanni Ramonda Azione Cattolica Italiana, Matteo Truffelli

Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario, Gianfranco Cattai CESC Project, Michelangelo Chiurchiù

Centro di Ateneo per i diritti Umani Antonio Papisca – Università di Padova, Marco Mascia Movimento Nonviolento, Massimo Valpiana

Movimento Internazionale per la Riconciliazione – Italia , Claudio Carrara Associazione 46° Parallelo – Atlante delle guerre, Raffaele Crocco Istituto don Calabria , Fr Matteo Rinaldi Associazione Sermig, i Giovani

Puoi sottoscrivere la lettera al seguente link:
http://www.ministerodellapace.org/sottoscrizioni/
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