Il giro d’Italia 2018 quest’anno partirà da...Israele. Dietro un
contributo di MILIONI di euro da parte di Israele, gli organizzatori del
Giro hanno deciso di far diventare lo sport uno strumento di
propaganda; le prime tre tappe del Giro d’Italia partiranno da città
israeliane, con partenza da Gerusalemme ovest.
Tale scelta non è
casuale, soprattutto dopo che il Presidente USA Donald Trump ha tentato
di far dichiarare all’ONU Gerusalemme capitale di Israele.
Che, se
mai avvenisse, sarebbe l’atto simbolicamente conclusivo dell’annessione
dei territori palestinesi. Anche il mese della data della partenza non è
causale.
Il 15 maggio 2018 è il 70° anniversario della creazione dello Stato d’Israele.
Ma questa è anche la data che sancisce la Nakba, ossia la deportazione
del popolo palestinese a seguito dell’occupazione del 1948.
Il 30
marzo, Giornata della Terra per il popolo palestinese, l’esercito
israeliano ha ucciso 17 palestinesi e ne ha feriti 1630 nell’illusione
di poter fermare la Grande Marcia per il Ritorno. I crimini israeliani,
da decenni denunciate da decine di risoluzioni dell’Onu, sempre
disattese, proseguono grazie alle collusioni del complesso militare
industriale occidentale ed alle complicità politiche degli Usa, dei
governi europei e delle petro-monarchie arabe; le stesse istituzioni del
nostro paese si rendono complici dello stato sionista avviando progetti
comuni di sviluppo e di produzione di armamenti, che coinvolgono non
poche Università italiane, promuovendo esercitazioni militari congiunte e
fornendo materiale bellico.
Denunciamo inoltre la subalternità di
quasi tutti i media che hanno falsato la realtà di ciò che è accaduto
nella Striscia di Gaza: non scontri o guerriglia , ma criminali cecchini
israeliani che hanno fatto il tiro a segno su migliaia di donne,
bambini ed uomini palestinesi.
Oramai non c’è più spazio per l’ipocrita equidistanza fra vittime e carnefici!
Facciamo appello al governo, dimissionario, Gentiloni ed a tutte le
forze politiche, all’UCI (Unione Ciclistica Internazionale) di non
essere complici dei crimini sionisti, strumentalizzando un momento di
sport popolare, e di adoperarsi affinchè vengano annullate le 3 tappe
del Giro d’Italia in Israele (4-5-6 maggio).
Chiamamo alla
mobilitazione tutte le realtà solidali con la resistenza del popolo
palestinese durante le tappe siciliane, a partire dalla prima in Italia
l’8 maggio a Catania, aderendo alla campagna internazionale
“CambiaGiro”.
Boicottiamo l’economia di guerra israeliana
Lo sport è libertà Lo stato d’Israele è morte
Terra, Vita, Libertà per il popolo palestinese
Venerdì 6 aprile presidii di fronte alle Prefetture siciliane
Assemblea regionale di Solidarietà col popolo palestinese