E’ partita dalla Regione Veneto, ma si sta allargando a tutto il Nord Italia, la richiesta di autonomia regionale che farebbe gestire da queste Regioni il 90% del gettito fiscale per sostenere il welfare delle singole regioni.
Se dovesse realizzarsi questo progetto, le Regioni meridionali sarebbero duramente penalizzate e verrebbe meno il principio costituzionale della parità di trattamento di tutti i cittadini italiani. Il divario Nord/Sud, già allargatosi durante la recente recessione economica, si trasformerebbe in abisso.
La Lega di Salvini rimane la Lega Nord e ha ingannato i meridionali con il suo slogan “prima gli italiani”.
Non vogliono il reddito di cittadinanza perché ne beneficerebbero in gran parte i giovani meridionali disoccupati, e hanno ottenuto di spostarlo ad aprile 2019 quando faranno cadere il governo.
Non hanno rinunciato alla secessione, ma
sono diventati più furbi e la stanno facendo passare, in silenzio, puntando sulla ignavia
del M5S che se non ferma questi provvedimenti si renderà complice della definitiva emarginazione della società meridionale.
Fermiamoli!! Chiunque ha coscienza della gravità di questo passaggio storico, chiunque ha a cuore l’unità del nostro paese, chi non vuole essere complice della Secessione del Nord, faccia stampare questo appello e lo faccia affiggere nelle scuole, negli uffici pubblici, nelle fabbriche, nei supermercati, presso le edicole e dovunque sia ben visibile e crei opinione.
Ogni voto, ogni forma di consenso dato alla Lega costituisce un tradimento del Sud, un’ingiustizia perpetrata contro le sue popolazioni, una minaccia per l’integrità dell’Italia.
Tonino Perna
Piero Bevilacqua
Battista Sangineto
Enzo Paolini
Per aderire all’appello:
osservatoriodelsud@gmail.com
www.osservatoriodelsud.it