Col voto del 4 dicembre i cittadini e le cittadine italiane si sono ripresi la loro sovranità, minacciata dalla manomissione della Costituzione, voluta dal governo Renzi e approvata da una maggioranza parlamentare di 130 deputati non eletti, ma nominati per effetto di una legge elettorale dichiarata illegittima.
Hanno respinto l'avventura politica di un governo che ha spaccato il paese, e l'ha tenuto in ostaggio per oltre 33 mesi con una vera e propria prova di forza, che presentava i tratti del plebiscito.
Hanno saputo respingere le menzogne del governo e dei suoi alleati, che indicavano nella Costituzione la causa della cattiva politica, della corruzione, della crisi economica e sociale, fatta pagare alla gente.
Hanno saputo cogliere dietro la retorica qualunquistica e populistica della “velocità” e della governance, senza controlli, che il vero disegno perseguito in realtà consisteva nell'accelerare i processi di privatizzazione di sanità, pensioni, scuola, beni comuni, nel rendere sempre più precario e senza tutele il lavoro, nel consegnare il paese ai mercati senza più vincoli e limiti.
Hanno saputo dire che questa riforma era una trappola, che occultava i veri problemi delle persone: il lavoro, la casa, le cure sanitarie, la pensione, l'istruzione, i bassi redditi, l'ambiente inquinato.
Hanno saputo andare al di là delle narrazioni menzognere che sono state propinate con ogni mezzo, perchè stanno pagando sulla loro pelle gli effetti del Jobs-act, dello Sblocca Italia, della “buona scuola”, delle “riforme strutturali”, che i poteri forti hanno preparato per il popolo italiano, e i cui effetti sono più povertà e meno diritti per tutti.
Hanno compreso che le mancette pre-elettorali servivano a carpire il consenso degli elettori, e che non si possono pagare le campagne elettorali coi soldi dei cittadini, né trasformare il welfare in concessioni calate dall'alto, dal “capo” al popolo.
Hanno capito, i giovani in particolare, che era in gioco il loro futuro,si sono documentati, hanno studiato nel merito la Carta Costituzionale e la riforma proposta, col risultato che ora molti di loro hanno riscoperto la Costituzione e la apprezzano!
Hanno saputo stringersi attorno alla loro Costituzione ed alla loro memoria storica, che affondano le radici nella lotta antifascista e nel grande progetto di convivenza fondato sull'uguaglianza, sul lavoro, sui diritti e la dignità di tutti, consegnato dai padri e dalle madri costituenti al popolo italiano.
E' questa la bussola, sui cui principi sapremo ritrovare la rotta.