Uno spazio "fragile" e prestigioso che ha ospitato mostre eccezionali come quella recentemente dedicata al rapporto tra gli artisti contemporanei e Michelangelo, in primis Jan Fabre che ha contribuito con una deposizione mozzafiato, è stato declassato a vetrina di cotechini e connessi.
L'occasione è
naturalmente l'Expo, il passpartout per un'ulteriore
accelerazione nell'appiattimento dei beni culturali
alle mode imperanti e agli interessi economici su cui
lucrano più o meno illegalmente sempre i soliti noti.
Noi pensiamo che
questa sia la strada antitetica alla promozione e alla
diffusione del bello e delle idee.
E crediamo che il
patrimonio culturale del nostro paese vada valorizzato
e promosso lasciando i musei alla loro vocazione
naturale e sottraendoli al degrado, all'incuria ma
anche ad un uso improprio e strumentale.
Daniela Gaudenzi
Vi prego di leggere e firmare l'appello cliccando QUI
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