Benvenuti
nel belpaese che non riconosce il razzismo e non ha anticorpi culturali
nei confronti di chi alimenta l'odio sociale vantando una poltrona
ministeriale. Il guaio è che l’Italia ha una scarsa memoria collettiva
dei fatti e, spesso, sragiona sulla base di mere opinioni intrise di
pregiudizi. Ricordate i cori pubblici
a squarciagola inneggianti al Vesuvio? Prima e per anni contro i
meridionali
italiani (a cui però il 4 marzo scorso è stato carpito il voto), adesso
contro i poveri della terra. Ma
quale emergenza? Non è in atto alcuna invasione dell’Italia. L’Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha pubblicato i
dati
sul numero dei rifugiati nel mondo: nel 2016 (ultimo picco di "esodi")
erano 16 milioni e mezzo e quelli
presenti in Europa poco più di due milioni: in Italia appena 131 mila,
mentre
in Germania mezzo milione e nella minuscola Svezia 186 mila.
Il razzismo si alimenta di qualsiasi discriminazione
psicologica, sociale o politica - suscettibile di essere legittimata dalla
legge - esacerbata a danno dei migranti, gli esseri umani socialmente più deboli.
Quindi, l'invenzione dell'emergenza. La
raffigurazione che viene offerta dai propagandisti governativi, è quella di un
problema gigantesco da affrontare. Come se migliaia e migliaia di esseri umani
sul totale della popolazione itaiana (60 milioni), possano sortire un effetto devastante sulla tenuta
di un Paese. In questo spazio, dunque, si inserisce il razzismo, legittimandolo.
Si alimentano gli stereotipi, peggio i luoghi comuni sui migranti, anche a
causa di un tessuto sociale sfibrato dalla crisi, che facilita la "guerra
tra poveri". In tal modo il racconto del ras leghista si impossessa della
realtà dei fatti, piegandola a proprio piacimento, alimentando oggi, la
cassaforte del consenso dei pentaleghisti.
Secondo i dati Eurostat aggiornati a gennaio 2017,
in Italia vi sono 6 milioni di stranieri, sono 14 milioni in Germania, 12 nel
Regno Unito, 9 milioni in Francia e poco più di 8 milioni in Spagna. Sempre
secondo i dati Eurostat, i Paesi europei con la più alta percentuale di
stranieri sono il Lussemburgo con il 46 per cento, poi Cipro e l’Austria con
circa il 20 per cento e poi subito dopo la Svezia con il 17 per cento.
L’Italia? La percentuale di stranieri sul totale della popolazione non supera
il 10 per cento. Gli italiani sono invece quelli più presenti all’estero, dopo
i rumeni e i polacchi, tra i cittadini UE che risiedono in altri paesi
comunitari, al terzo posto vi sono proprio gli italiani.
I Paesi del nuovo asse cosiddetto di Visegrad si
oppongono e non vogliono accogliere richiedenti asilo ed i Paesi in Europa con
la più bassa percentuale di stranieri sono Bulgaria e Romania. Mentre
Lussemburgo, Germania, Austria e Svezia sono quelli con la più alta percentuale
di stranieri. Quali sono i Paesi che
hanno accolto più richiedenti asilo? Germania, Francia e Svezia.
Le migrazioni, fughe da guerre o ricerca di
condizioni economiche dignitose poco importa, non saranno arrestate né da
governi penta leghisti, né da rigurgiti di fascismo e razzismo.
I più recenti studi di genetica dimostrano che le
differenze tra le razze sono minime, inferiori a quelle tra gli individui di una
stessa razza, e soprattutto che l'intelligenza è uguale in tutte le razze.
L'umanità deriva da un unico ceppo che dall'Africa si diffuse nei vari
continenti, rafforzando in ogni ambiente i caratteri più adatti e dividendosi
pertanto in tipi differenti. L'ONU condannò il razzismo con la Dichiarazione
sulla razza dell'UNESCO (1950) e con una Convenzione del 1965 che definì
discriminazione razziale ogni differenza, esclusione e restrizione dalla parità
dei diritti in base a razza, colore della pelle e origini nazionali ed etniche.
Chi odia non pensa e non ragiona, ma soprattutto non
ama il prossimo. Le razze non esistono: c’è una sola famiglia umana composta da
miliardi di persone tutte diverse ma tutte uguali. La diversità tra gli umani è
di natura culturale. All’origine del razzismo ci sono l’ignoranza e la paura.
Le ideologie totalitarie hanno sempre usato la xenofobia per diffondersi nel
mondo e stabilire differenze artificiose tra gli individui umani. E’ un
meccanismo per imporre la supremazia di un gruppo su altri. In parole semplici:
è un modo di perpetrare la schiavitù sotto altre forme.
Riferimenti:
https://s3.amazonaws.com/unhcrsharedmedia/2017/2017-06-19-Global-Trends-2016/2016_Global_Trends_WEB-embargoed.pdf
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https://www.unhcr.it/news/nel-2016-numero-piu-elevato-sempre-persone-costrette-fuggire-guerre-violenze-persecuzioni.html
https://data2.unhcr.org/en/situations/mediterranean#_ga=2.191866217.210041170.1506326124-986498692.1412152508
http://missingmigrants.iom.int/
https://www.youtube.com/watch?v=I8rFgneh26A&t=27s
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