Le scriviamo questa lettera aperta nella Sua veste di Sindaco di un Comune medaglia d’oro della Resistenza.
Piero Calamandrei nel suo
“Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza”
tenuto a Milano, il 26 gennaio 1955, aveva scritto:
“Se voi
volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra
Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle
carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità
della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è
nata la nostra Costituzione.”
Il legame tra Resistenza e
Costituzione è conseguente e indissolubile, e la fedeltà di tutti i
cittadini alla nostra Carta fondativa rappresenta un dovere etico e
politico.
Ai primi di dicembre con il voto della Camera
arriverà a conclusione il percorso di approvazione del ddl 813 con
cui il governo intende derogare all’art.138 della nostra
Costituzione assicurandosi così un percorso accelerato per
manomettere ben 69 articoli della seconda parte della nostra
Costituzione.
Scavalcare le rigide norme
stabilite con l’art. 138 che i padri costituenti avevano stilato
proprio per evitare che occasionali maggioranze parlamentari
potessero adottare frettolose e non meditate modifiche alla
Costituzione, affidare a una commissione di cosiddetti saggi nominati
dal governo, il compito di elaborare una totale riscrittura della
seconda parte della Costituzione che rischiano di stravolgere
completamente in senso presidenzialista la natura della nostra
Repubblica, è un atto di inaudita gravità.
Tutto questo avviene ad
opera di un Parlamento i cui componenti sono stati”nominati”
grazie a una legge elettorale, il così detto Porcellum, che
presenta forti aspetti di incostituzionalità, su cui si dovrà
pronunciare a breve la stessa Corte Costituzionale.
Noi scriviamo pertanto a Lei, come rappresentante di tutti i cittadini di Parma e come custode della sua storia e della memoria del sacrificio di molti dei suoi cittadini durante gli anni della dittatura fascista, per chiederLe di prendere chiaramente posizione a difesa della Carta costituzionale, come stanno facendo tanti, associazioni, movimenti, comitati, singoli cittadini, in tutta Italia.
Le chiediamo di farlo 1) sottoponendo all’approvazione del Consiglio comunale, nella prima seduta utile, un ordine del giorno che recepisca i contenuti di questa nostra lettera aperta, 2) esponendo, fino alla data della votazione alla Camera dei deputati sul ddl 813, uno striscione davanti al Palazzo Comunale con la scritta:
Parma, città
antifascista, difende la Costituzione”
Certi di una Sua attenta
considerazione, confidiamo in un Suo riscontro.
Comitato di Parma “SALVIAMO LA COSTITUZIONE”
(ANPI,
ALPI, FIOM, Comitato antifascista per la memoria storica, Libera
cittadinanza, Popolo Viola, Azione Civile, Libera, Alba, Parma Bene
Comune, SEL, PDCI, PRC, Sinistra studentesca universitaria,
Commissione Audit, Consulta per la laicità, Coordinamnto Pace e
Solidarietà, CIAC, Rete Dormire Fuori)
Parma, 09.11.2013