Da un barbaro è difficile aspettarsi il rispetto delle
leggi costituzionali. Non è che non le conosca,
semplicemente se ne frega. Si considera al di sopra delle
leggi esistenti. La sola legge che applica è la sua,
fintantoché gli conviene. Inutile ragionare con il barbaro.
Bisogna lottare contro i soggetti di barbarie con gli
strumenti democratici che anche le regole internazionali ci
permettono. In prigione dovrebbe esserci il barbaro non il
sindaco di Riace.
Quel che è ancora più preoccupante dell'operato del
barbaro è che il resto delle persone membri del governo e
della classe politica responsabile ai vari livelli del
divenire dell'Italia sul piano della giustizia, dei diritti
e della libertà. non solo non ha reagito contro ma
addirittura ha approvato la messa agli arresti domiciilari
di Domenico Lucano.
Quel che il barbaro e gli altri firmatari dello scellerato "patto di governo" stanno tentando di cancellare dalla coscienza del popolo italiano non è il sindaco di un piccolo paese calabro di poche migliaia di abitanti ma il fatto che Riace sia diventato uno degli esempi più illuminanti e riusciti di una politica giusta, saggia e fraterna nei confronti degli immigrati. E cio' è uno schiaffo tremendo per il barbaro e company. Hanno cercato di cancellarlo chiudendo i rubinetti dei fondi statali e regionali. Non ci sono riusciti. Ricorrono ora in maniera infame ai metodi dittatoriali stalinisti, fascisti, alla Erdogan: si toglie la libertà agli oppositori al regime.
Quel che il barbaro e gli altri firmatari dello scellerato "patto di governo" stanno tentando di cancellare dalla coscienza del popolo italiano non è il sindaco di un piccolo paese calabro di poche migliaia di abitanti ma il fatto che Riace sia diventato uno degli esempi più illuminanti e riusciti di una politica giusta, saggia e fraterna nei confronti degli immigrati. E cio' è uno schiaffo tremendo per il barbaro e company. Hanno cercato di cancellarlo chiudendo i rubinetti dei fondi statali e regionali. Non ci sono riusciti. Ricorrono ora in maniera infame ai metodi dittatoriali stalinisti, fascisti, alla Erdogan: si toglie la libertà agli oppositori al regime.
Inutile chiedere dov'è il presidente del consiglio dei
ministri. Il burattino non puo' nemmeno rispondere. Ma dov'è
il primo vice-primo ministro del governo? Dov'è andata a
ficcarsi l'etica politica tanto cara ai dirigenti del M5S?
E' mai possibile ch'essi possano credere di arginare la
rapida scivolata verso la dittatura accettando ogni giorno
un passo dopo l'altro verso la dittatura?
Riccardo Petrella