Un disastro costato ai cittadini 15 milioni di
euro, nel 2012. Contro una situazione ben gestita limitando i disagi ai
romani, con una spesa di appena 2 milioni di euro, nel 2018. È il
raffronto tra gli stanziamenti per l’allerta neve all’epoca del sindaco
Alemanno e quelli per la gestione della recente ondata di maltempo da
parte dell’amministrazione Raggi.
Per finanziare i molteplici interventi effettuati abbiamo prelevato risorse dal Fondo di riserva.
Abbiamo cioè utilizzato i risparmi dell’Amministrazione, come farebbe
un buon padre di famiglia, senza produrre nuovi debiti fuori bilancio
giustificandoli con l’urgenza di intervenire. Così abbiamo finanziato
1.098.000 euro per servizi di protezione civile (spazzaneve, spargisale e
altro), 640.000 euro per l’acquisto di sale, 200.000 per la
manutenzione stradale, 70.000 per l’accoglienza delle persone senza
dimora e in condizioni di fragilità.
Per l’emergenza neve 2012, da un’analisi delle risorse impegnate in quell’anno, si desumono spese per oltre 15 milioni di euro. Molte di queste si sono trasformate in debiti fuori bilancio, anche perché il Bilancio di previsione 2012 fu approvato a novembre, ovvero a fine anno: così si spendevano e si sprecavano i soldi dei cittadini in passato, governando senza i bilanci approvati e senza una programmazione di spese e investimenti.
È l’esatto contrario di quanto stiamo facendo noi. E il raffronto conferma che siamo sulla strada giusta: le strutture capitoline non si sono trovate impreparate, avevano fondi già disponibili per le spese ordinarie che abbiamo integrato in misura limitata senza creare nuovi debiti. Abbiamo risparmiato soldi pubblici garantendo azioni efficaci per contenere i disagi, soprattutto grazie all’incessante lavoro di squadra di tutti gli operatori e volontari in campo.