Sabato 3 ottobre, a Giaglione, in Val di Susa, si è consumato un ennesimo, gravissimo episodio di attentato alla democrazia.
I fatti: Come da programma ampiamente annunciato, (vedi http://www.presidioeuropa.net/blog/visita-di-una-delegazione-di-meps-valle-susa-2-3-ottobre-2015/) il due e tre ottobre era prevista una visita di otto deputati europei (Michèle Rivasi – Eleonora Forenza – Curzio Maltese – Marco Affronte – Daniela Aiuto – Tiziana Beghin – Eleonora Evi – Marco Valli) in Val di Susa per una serie di incontri con gli amministratori locali italiani e francesi, il controsservatorio della Val di Susa, la cittadinanza allo scopo di dare conto della loro attività svolta in seno al Parlamento Europeo per fermare il progetto della Torino-Lione, mentre la lotta di cittadini italiani e francesi prosegue.
Per sabato 3 ottobre era prevista (ed ampiamente annunciata) una passeggiata in Val Clarea, sul tracciato del treno ad alta velocità, con pranzo notav.
Quello che è accaduto in Val Clarea è chiarissimamente documentato da questo video:
https://www.youtube.com/watch?t=160&v=0F79yuiHDM0.
La polizia ha impedito al gruppo, guidato dai parlamentari europei (!!!) di proseguire la prevista ricognizione.
Quando la deputata europea Eleonora Forenza si è fatta avanti per far valere il diritto degli eletti ad effettuare sopraluoghi là dove è richiesta la loro opera istituzionale, il gruppo di poliziotti ha caricato, con spintoni e calci, i/le parlamentari e le persone che li accompagnavano.
L' on. Forenza, che esibiva il tesserino di parlamentare europeo, è stata spintonata ed è caduta in terra.
Questore e prefettura hanno, nei fatti, avallato l' accaduto.
L' unico commento possibile, è contenuto nel comunicato stampa diffuso dalla segreteria dell' on. Forenza:
E' vergognoso che le forze dell'ordine si comportino in questo modo addirittura con dei rappresentanti istituzionali e presenterò un'interrogazione su quanto accaduto stamane in Val di Susa. Noi non ci fermiamo: ora e sempre NO alla Tav, un'opera inutile e dannosa, e continuiamo a ritenere folle la militarizzazione di una valle e la criminalizzazione del movimento valsusino".
E' preoccupante, per non dire di peggio, che un simile, gravissimo episodio si scontri contro un muro di carta e di etere. I media ci informano minuziosamente persino dei "sospiri" del presidente del consiglio, ma tralasciano di riferire – e di sottolineare debitamente la gravità di episodi di questo tipo, da dittatura sudamericana.
Vogliamo, con ogni mezzo, dare la massima diffusione a queste notizie, perchè le/i cittadin* possano avere coscienza del livello di degenarazione su cui è avviata la nostra democrazia così faticosamente conquistata.
Per Rifondazione Comunista
Francsco Lucat