E’ legge, dopo il voto del Senato, un provvedimento di cui Governo e
maggioranza non hanno motivo di vantarsi. E’ una revisione politica e di
principio radicale sull’evasione fiscale. Tanto più incomprensibile in
questa fase, dopo gravi episodi di corruzione, che si reggono
sull’occultamento dei capitali. Il Giornale fa bene a sottolineare che
grazie a questo Governo è caduto a sinistra il tabù dei condoni fiscali.
Purtroppo il Senato ha evitato qualunque miglioramento del testo. Questa
legge riduce le sanzioni e taglia di netto le pene per quanti hanno
esportato illegalmente capitali all’estero ed è stata estesa con gli
stessi vantaggi anche a quanti hanno lasciato i quattrini in Italia, il
“nero domestico”. Un’equità rovesciata.
Il tempo di accertamento dell’evasione fiscale è un altro regalo
importante. Il raddoppio vigente dei tempi di prescrizione per reati
fiscali come l’esportazione illegale di capitali viene ridimezzato con
questa legge e quindi l’accertamento sarà possibile solo su 5 anni
anziché su 10, gli altri non saranno più perseguibili. Un bel regalo.
Governo e maggioranza ripetono che non è un condono perché non è anonimo
e non fa sconti sulle tasse evase, cosa in realtà non vera, ma è certo
che fa sconti rilevanti su pene e sanzioni. Il Governo e la maggioranza
che ha approvato questa legge vuole dimostrare che non è un condono
perchè teme una censura dell’opinione pubblica.
Certo Tremonti aveva prodotto porcherie peggiori, con condoni
superscontati e anonimi. Ciò non toglie che andrebbero evitate anche le
mezze porcherie, perché i condoni possono essere anche nominativi e con
sconti minori ma restano sempre tali nella sostanza, tanto è vero che
vengono ridotte in modo significativo le pene per gli evasori. Non manca
il consueto corredo delle grida manzoniane che minacciano sfracelli. in
futuro.
La proposta di legge conferma una verità già nota ma finora negata e
cioè che per portare capitali all’estero, o per nasconderli al fisco in
Italia, occorre commettere dei reati fiscali rilevanti. Se lo sconto
avviene sulle pene siamo nel classico condono penale.
Esempi: dichiarazione fraudolenta, uso di fatture false o loro mancata emissione, mancato versamento di trattenute certificate (potrebbe essere avvenuto anche a danno di dipendenti), omesso versamento di Iva, sono tutti reati di fatto depenalizzati.
Le sanzioni pecuniarie per gli evasori sono ridotte ad una percentuale del minimo, con sconti dal 25 % al 50 % e anche di più.
Se la somma evasa è inferiore a 2 milioni di euro (maggioranza dei
casi) gli interessi di rendimento del capitale esportato sono calcolati
forfettariamente ogni anno al 5 % con un’aliquota fiscale del 23 %, la
metà del 45 % che il soggetto avrebbe dovuto pagare sul reddito reale e
non su un forfait.
Anche questo non è condono fiscale ?
Viene introdotto il reato di autoriciclaggio. Potrebbe essere una buona notizia se non fosse che questo reato vale anch’esso solo per il futuro, dopo che il condono avrà ripulito condotte decise con tutta calma fino al 30 settembre 2015 e che non saranno punibili quanti usano il denaro per “godimento personale”, ad esempio acquistando barche, auto, abitazioni, forse giocando al casinò, o altro. La definizione del godimento personale è semplicemente una follia, dalle conseguenze imprevedibili.
Non mancano nel testo previsioni di pene durissime per coloro che non aderiranno spontaneamente alla “voluntary disclosure”. L’inglese non deve fare paura perchè il condono qualcuno deve pur chiederlo.
E’ stato scritto un brutto capitolo fiscale in Italia. La fiducia tra Stato e cittadini prende un brutto colpo e stranamente l’Agenzia delle entrate è già pronta con i moduli per gli evasori. Lotta all’evasione e condoni non possono stare insieme. L’Amministrazione dovrà gestire questo condono e quindi sarà distratta dai compiti di perseguire gli evasori, come è sempre accaduto in passato.
Passano leggi come il jobs act e il condono fiscale. Un’opposizione degna di questo nome, capace di esercitare un controllo sugli atti del governo e un confronto serrato in parlamento, non li farebbe passare.
La destra è da sempre protagonista di provvedimenti come questi, in passato era la sinistra a cercare di impedirli.