Se non saranno il presidente Napolitano o la nomenklatura del Pd a
rianimarlo con qualche forma surrettizia di salvacondotto (forma perciò
alla lettera oscena, dal latino “ob scaena”, fuori scena, piduista
diremmo con linguaggio adeguato ai tempi, che dunque nel mio incurabile e
morboso ottimismo escludo) il bolso proclama eversivo con cui il Delinquente di Arcore ha rilanciato Forza Italia annuncia che il Caimano è bollito e politicamene finito.
Chiama
“aux armes” i suoi manipoli al botulino per aggredire la Costituzione, i
valori di giustizia e libertà, i magistrati “soggetti solo alla legge”,
ma le facce dei dipendenti del Delinquente, che pure plaudono al suo
messaggio in ogni talk show, smentiscono il giulebbe di servo encomio e
lasciano traspirare effluvi di delusione e scoraggiamento. E’ bollito, è
alle corde, è groggy come un pugile suonato, è incerto sul da farsi,
l’aura del Capo è scomparsa. Sull’immondo ventennio sta per calare il
sipario, senza applausi e tra ortaggi e uova marce.
A meno che …
Perchè Berlusconi era già “finito” in almeno due occasioni, era ridotto a
uno zombie politico e imprenditoriale (si rileggano i giornali del 1996
che discutevano di chi lo avrebbe sostituito alla testa della destra, e
di quando – non se, quando – l’indebitamento avrebbe travolto le sue
aziende e di quando – non se, quando – sarebbe finito in galera) e il Pd
(o come allora si chiamava) lo ha letteralmente risuscitato, a forza di
bicamerali e altri inciuci.
Perciò sarà bene non dare nulla per
scontato. Il solo fatto che si parli da settimane di una possibile
“grazia” senza che dal Quirinale sia arrivata una smentita “senza se e
senza ma”, rende plausibile ogni angoscia nei cittadini onesti e
democratici. Altrettanto inquietante che il proclama eversivo di ieri
non abbia ricevuto nei Palazzi e nei Colli risposte all’altezza della
sua gravità anticostituzionale (che ormai supera le immagini finali del
film di Nanni Moretti), come niente affatto rassicurante è la nomina a
giudice costituzionale di Giuliano Amato, il Richelieu di Craxi quando
Berlusconi di Craxi era il sodale mediatico e di illegalità mediatiche.
Berlusconi
invita i suoi sanfedisti opulenti a manifestare per calpestare la
Costituzione, unica via ormai per il Delinquente di evitare un
crepuscolo di galera o (più probabilmente) di latitanza. I cittadini che
hanno nel cuore la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza
perciò si mobilitino, anche ciascuno individualmente, per la manifestazione del 12 ottobre,
perché solo una mobilitazione appassionata e civile può mettere la
parola fine al ventennio del berlusconismo, degli inciuci, del
marchionnismo, delle larghe intese. Altrimenti il ventennio delle
macerie e delle menzogne continuerà, con qualche belletto di politici
“giovani” nati vecchi e altri “Letta bis”.
Solo la lotta e il protagonismo politico di ciascuno di voi può cambiare le cose. Il 12 ottobre, e dopo il 12 ottobre, si può.
Il bolso proclama eversivo con cui il Delinquente di Arcore ha rilanciato Forza Italia annuncia che il Caimano è bollito e politicamene finito.