Nei paesi oppressi dalla mafia, la processione religiosa fa l' "inchinata" sotto le finestre del boss, in segno di soggezione.
Ieri, i parlamentari del "cerchio magico" di Berlusconi hanno
imposto una "inchinata" al Parlamento, come segno di
sottomissione al loro capo. Che per loro deve essere libero di
ridursi le tasse con la frode fiscale, "perché milioni di
elettori lo hanno votato".
Inaccettabile.
Come inaccettabile è la penosa spiegazione di chi nel PD -
per fortuna con ampie eccezioni - ha voluto ridimensionare il
blocco del Parlamento "solo" per un pomeriggio, rispetto ai tre
giorni richiesti dal PDL, come se fosse una questione di durata.
Non solo, ma Epifani e gli ortodossi hanno aggravato ancor
più questo cedimento, facendolo passare per una "normale" pausa
che anche il PD ha chiesto ed ottenuto in concomitanza con
proprie assemblee interne.
Peccato che il PDL non aveva un'assemblea da svolgere, ma ha
voluto eversivamente schierare uno dei poteri dello Stato - il
Parlamento - contro il potere giudiziario espresso dal suo
massimo organo: la Corte di Cassazione.
Questo trauma rimarrà.
Ma sarà utile se almeno aprirà gli occhi a chi ancora crede
che si possa governare per il bene del Paese, con chi persegue
solo il vantaggio del proprio capo.
Massimo Marnetto
Libertà e Giustizia di Roma