Si dovrebbe ammettere che le famose "radici cristiane"
dell'Europa si sono seccate, soffocate dal fungo velenoso
dell'aporofobia. Un modo onesto per evitare che almeno alla
micosi del capitalismo di clausura si sovrapponga anche la
muffa dell'ipocrisia.
E invece Macron diventa protocanonico con una solenne
investitura vaticana. Un riconoscimento onorifico fasullo
rispetto alle azioni di negata accoglienza, che il
presidente francese ha imposto alla sua gendarmeria con
spietata intransigenza sui confini montani e sugli scogli di
Ventimiglia. Così, come hanno fatto i cattolicissimi
polacchi rifiutandosi di rispettare le previste quote di
ingressi, in sintonia con altri religiosi paesi dell'Est;
fino ai devoti ungheresi, che hanno persino modificato la
costituzione per rendere sfacciatamente solenne la loro
indifferenza.
No, del cristianesimo in Europa non ci sono più radici,
né identità, né umanità.
Le chiese sono teatri dove recitiamo quello che vorremmo
essere. E non siamo più.
Massimo Marnetto