In una settimana più
di mille morti in due
stragi annunciate.
Stragi che hanno
responsabilità
precise: le scelte
politiche e le leggi dei governi
dell’UE (compreso
quello italiano) che
consegnano le persone in cerca di
protezione nelle mani
dei mercanti di morte.
Aumentando controlli e
mezzi per pattugliare
le frontiere non si fermeranno le stragi
come dimostra
quest’ultima tragedia
con più di 900 morti avvenuta a
poche ore da quella
che ha portato a
morire altre 400 persone. Chi
scappa per salvare la
propria vita e quella
dei suoi cari non si ferma
davanti al rischio di
morire in mare.
Non c’è più tempo da
perdere.
Si aprano subito vie
d’accesso legali,
canali umanitari,
unico modo per evitare i viaggi
della morte.
Il governo italiano,
in attesa
dell’intervento
europeo, assuma le sue responsabilità e
riattivi subito un
programma di ricerca e
salvataggio.
Chieda
contemporaneamente
all’UE di farsi carico
di un programma di ricerca e salvataggio
europeo.
Si sospenda il
regolamento Dublino e
si consenta alle
persone tratte in salvo di scegliere
il Paese dove andare
sostenendo
economicamente con un fondo europeo
ad hoc l’accoglienza
in quei Paesi sulla
base della distribuzione
dei profughi.
Questi morti non
consentono più rinvii,
basta con le parole
che non si traducono in azioni
concrete e immediate.
Erano persone in carne
e ossa. E invece
sembrano fantasmi.
Domani 21 aprile
2015
Mobilitazione
nazionale in tutta
Italia
A Roma
appuntamento a
partire dalle 17 davanti a
Montecitorio.
Nelle altre città
appuntamenti
saranno articolati
secondo quanto deciso dalle
organizzazioni
locali.
Fermare la strage. Subito!
21 aprile 2015
Giornata di mobilitazione nazionale