A fine 2017, il Fiscal Compact (Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria), potrebbe essere inserito a pieno titolo nell'ordinamento europeo, divenendo giuridicamente superiore alla legislazione nazionale e rendendo irreversibili le politiche liberiste d'austerità. Approvato nel marzo 2012 da 25 dei 28 Stati membri dellUnione Europea, il Fiscal Compact si colloca nel solco di una serie di trattati e regolamenti -Maastricht, Six Packs, Two Packs- che hanno impresso una svolta monetarista all'Unione Europea e hanno consentito l'affermarsi delle politiche liberiste, con un drastico peggioramento delle condizioni di vita delle popolazioni (...)
(..) Ma tutto questo può essere fermato: entro fine anno i Parlamenti nazionali devono discutere e decidere il destino del Fiscal Compact. Senza una forte presa di posizione dal basso, non vè alcun dubbio di quale esito avrà la discussione parlamentare. Per questo Attac Italia ha promosso una petizione popolare online (www.stopfiscalcompact.it ), a cui tutte le reti, associazioni e comitati possono da subito aderire e che tutte le donne e gli uomini possono da subito firmare.
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