Tsipras accetta la candidatura alla Presidenza europea per la lista della società civile

di Alexis Tsipras - 25/01/2014
Di seguito il testo integrale della lettera con cui Alexis Tsipras accetta di essere candidato alla Presidenza europea per la lista della società civile proposta da Andrea Camilleri, Paolo Flores d'Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli, Barbara Spinelli e Guido Viale con un appello che ha già raccolto oltre 11mila adesioni.

Care compagne e compagni, 

Volevo prima di tutto ringraziarvi per la vostra fiducia e l’onore che avere dimostrato per me, SYRIZA e il Partito della Sinistra Europea proponendomi di mettermi in primo piano in una lista in Italia. 

Una proposta che rappresenta un riconoscimento morale per le nostre lotte dall’inizio della crisi in Grecia e il nostro tentativo di internazionalizzare il problema nell’Europa del Sud. 
Una proposta che metta al completo quella del Partito della Sinistra Europea per la mia candidatura per la presidenza della Commissione  Europea. 

In Grecia, in Italia e nell’Europa del Sud in genere siamo testimoni di una crisi senza precedenti, che è stata imposta attraverso una dura  austerità che ha fatto esplodere a livelli storici la disoccupazione, ha dissolto lo stato sociale e annullato i diritti politici, economici, sociali e  sindacali conquistati. Questa crisi distrugge ogni cosa che tocca: la società, l’economia, l’ambiente, gli uomini. 

“L’Europa è stata il regno della fantasia e della creatività. Il regno dell’arte”, ci ha insegnato Andrea Camilleri, per finire in “un colpo di stato di banchieri e governi”, come ha aggiunto Luciano Gallino. 

Questa Europa siamo chiamati a rovesciare partendo dalle urne il 25 di maggio nelle elezioni per il Parlamento Europeo. Scommettendo sulla ricostruzione di una Europa democratica, sociale e solidale. 

La vostra proposta per l’unità, aperta e senza esclusioni, della sinistra sociale e politica anche in Italia rappresenta uno prezioso strumento per cambiare gli equilibri nell’Europa del Sud e in modo più generale in Europa. 

SYRIZA ed io personalmente sosteniamo che l’unità della sinistra con i movimenti ed i cittadini che colpisce la crisi rappresentano il migliore lievito per il rovesciamento. È la condizione necessaria per cambiare le cose. 

La vostra proposta per la creazione di una lista aperta, democratica e partecipativa della sinistra italiana, dei movimenti e della società civile in Italia per le elezioni europarlamentari di maggio, con l’obiettivo di appoggiare la mia candidatura per la Presidenza della Commissione Europea, può rappresentare sotto condizioni un tentativo di speranza e con successo. 

Prima condizione è che questa lista si costituisce dal basso, con l’iniziativa dei movimenti, degli intellettuali, della società civile. 

Seconda condizione è di non escludere nessuno. Si deve chiamare di partecipare e di sostenerla prima di tutto i semplici cittadini, ma anche tutte le associazioni e le forze organizzate che lo vogliono. 

Terza condizione è di avere speciale e unico scopo di rafforzare i nostri sforzi in queste elezioni europee per cambiare gli equilibri in Europa a favore delle forze del lavoro contro le forze del capitale e dei mercati. Di difendere l’Europa dei popoli, di mettere freno all’austerità che distrugge la coesione sociale. Di rivendicare di nuovo la democrazia. 

L’esperienza di Syriza in Grecia ci ha insegnato che in tempi di crisi e di catastrofe sociale, come oggi, è di sinistra, radicale, progressista ogni cosa che unisce e non divide. 

Solo se facciamo tutti insieme un passo indietro, per muoversi tutti insieme molti passi in avanti, potremmo cambiare le vite degli uomini. 

In un quadro del genere anche il mio contributo potrà essere utile a tutti noi, ma prima di tutto ai popoli d’Italia e dell’Europa. 

Fraterni saluti,

 

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