La cittadinanza attiva, nella sua multiforme composizione di comitati e associazioni, ha ben presente tutto ciò e nelle forme più varie, spesso non ascoltate e non rilanciate dalla stampa, si occupa da sempre di tutte le materie scottanti.
Per motivare la necessità di una iniziativa rinnovata e generale, Bonsanti traccia un breve riassunto della mobilitazione dal 2002 a oggi. E qui si verifica uno scarto curioso. Sembra che dal 2002 a oggi sia esistita solo Liberta e Giustizia e che eventuali altri movimenti si siano manifestati soltanto nel quadro delle azioni offerte da questa importante associazione. È naturale che ognuno sia portato a parlare di ciò che conosce meglio e più direttamente. Ma come si fa a sintetizzare la nostra storia dal 2002 al 2018 e dimenticare la prima grande manifestazione corale del 14 settembre 2002 a Piazza San Giovanni a Roma? E le innumerevoli altre occasioni create dai comitati più diversi?
In vista di una auspicabile ripresa dei movimenti non sarebbe essenziale il riconoscimento della loro intrinseca pluralità e varietà di vocazione? Un grande, maestoso fiume di iniziativa popolare in cui confluiscano le correnti più diverse, e in cui anche la più piccola sia capace di dare contributi preziosi.