Siamo ormai dentro un disgustoso mondo alla rovescia, dove la virtù
repubblicana diventa colpa inemendabile, mentre i ciclopici vizi della
più inetta e corrotta e mediocre e bugiarda e infingarda classe politica
d’occidente vengono santificati a baluardo contro la catastrofe, quando
ne sono causa e motore. Perché in una democrazia anche le migliori
leggi, le più oculate balances des pouvoirs, la migliore Costituzione,
possono essere aggirate dalla prepotenza degli establishment, come la
storia ha troppe volte confermato e in Italia stiamo di nuovo
sperimentando, e dunque alla fine la tenuta di una democrazia si fonda
sull’ethos repubblicano diffuso tra i cittadini.
Passione
civile, partecipazione, intransigenza sui valori di giustizia e libertà
che informano la Costituzione, sono gli ingredienti della Cittadinanza
Attiva che, sola, è baluardo di democrazia. Hannah Arendt sosteneva che
il grande criminale del XX secolo fosse stato “il buon padre di
famiglia” che si era estraniato dalla vita pubblica per curarsi solo del
“particulare”, aprendo la strada al totalitarismo nazi-fascista.
Il Fatto quotidiano
ha motivato quasi mezzo milione di cittadini a firmare in difesa della
Costituzione, minacciata dalla vera e propria manovra eversiva delle
larghe intese per annullare l’articolo 138 (lo hanno scritto fior di
giuristi che, tutti, avrebbero meritato il posto vacante della Consulta
ignobilmente assegnato da Napolitano ad Amato).
Il 12 ottobre
l’Italia repubblicana e civile scenderà in piazza a Roma per esigere la
“realizzazione” della Costituzione e per chiudere il ventennio
nauseabondo del berlusconismo e degli inciuci. Ma tanti che si
definiscono “giornalisti” continuano a spurgare ingiurie sui cittadini
civilmente impegnati e menzognero giulebbe di servilismo su un governo e
un presidente che pretendono intoccabili.
Vogliono che i
responsabili della catastrofe di crescente impoverimento, inefficienza,
ingiustizie e infine macerie materiali e morali, cui hanno ridotto il
paese dai loro Palazzi e Colli, vengano incensati e santificati.
Vogliono che i cittadini tacciano, o si genuflettano belanti. E invece
la rivolta morale dei cittadini, con le firme, nel web e nelle piazze,
li seppellirà. Albert Camus dell’etica e del cittadino ha scritto: “Mi
rivolto, dunque siamo”.
L’altra mattina, in una trasmissione di Radio3, è toccato sentire uno dei partecipanti, che per professione dovrebbe avere la vocazione a informare, definire bassa manovra demagogica la raccolta di firme che il Fatto quotidiano ha lanciato in difesa della Costituzione.