Lo scorso agosto la giovane attivista svedese ha iniziato a protestare contro l'inerzia dei governi di fronte al cambiamento climatico. Ieri, 20 settembre 2019, le manifestazioni di milioni di ragazzini nelle piazze di 165 Paesi. Era il 20 agosto di un anno fa, un lunedì. Una ragazzina sconosciuta si mise a sedere davanti al Parlamento svedese a Stoccolma per protestare contro l'inerzia del governo di fronte al cambiamento climatico. Riga in mezzo, lunghe trecce, sguardo incerto (altro che incerto, scopriremo poi) e spalle ricurve (altro che ricurve, scopriremo poi). Greta Thunberg, uno scricciolo di 15 anni che aveva deciso di non andare a scuola fino alle elezioni del 9 settembre al grido di - come c'era scritto sul suo cartello - "Skolstrejk för klimatet". "Sciopero scolastico per il clima".
Altro che scricciolo, appunto: un anno e un mese dopo quella ragazzina incapace di imporre alla sua mente di disinteressarsi della catastrofe climatica in atto si è trasformata in un movimento di milioni di coetanei festosi e determinati. Ieri, venerdì 20 settembre 2019, gli under 18 di più di 3.200 città di 165 Paesi di tutto il mondo si sono riversati in piazza per ribadire il loro diritto ad avere un futuro. E non è finita qui: la settimana di proteste di Friday for future - così si chiama il movimento, perché Greta si presentava davanti al Parlamento ogni venerdì - in occasione dell'incontro sul clima di New York del 23 settembre andrà avanti fino al 27, giorno in cui anche parteciperà anche l'Italia. Oggi, all'Youth Climate Summit, l'attivista svedese ha ribadito il grido della sua generazione: "Noi giovani siamo uniti e siamo inarrestabili".
Una giornalista newyorkese, Natalie Wolchover, ha rappresentato su Twitter in uno dei modi più efficaci possibile - con un'immagine - quanto sia cambiato in un solo anno di proteste, discorsi da Davos ("Alcuni dicono che non stiamo facendo abbastanza per combattere i cambiamenti climatici ma questo non è vero, perché per non fare abbastanza, si deve fare qualcosa e la verità è che non stiamo facendo niente") a Strasburgo ("Quello che posso dire ai giovani è: continuate a lottare, perché state facendo un grande lavoro"), viaggi (senza prendere l'aereo, con tanti treni e pure attraversando l'Atlantico in barca a vela) e prese di posizione dell'adolescente. Due foto, una al fianco dell'altra: Greta nell'agosto del 2018, quando nessuno sapeva come si chiamasse e aveva idea di come avrebbe inciso sul dibattito pubblico, e una delle potenti piazze di ieri, il 20 settembre di un anno dopo, quando Greta Thunberg, 16 anni, è la favorita per il Nobel per la Pace.