«Sto bene e sono contenta della scelta che ho fatto perché è il risultato di una causa giusta e bella, la lotta NoTav che è anche la lotta per un modello di società diverso e nasce dalla consapevolezza che quello presente non è l’unico dei mondi possibili». Lo scrive dal carcere Nicoletta Dosio, la "pasionaria" No Tav, 73 anni, arrestata il 30 dicembre e che ora si trova nel carcere Lorusso e Cutugno a Torino. Ha rassicurato gli attivisti e quanti le stanno esprimendo solidarietà in queste ore: nella notte, infatti, un gruppo di militanti si è radunato davanti al carcere, dopo che ieri pomeriggio si è tenuto un presidio davanti alla caserma dei carabinieri di Susa e oggi alle 13 ci sarà la fiaccolata in piazza Cavour a Bussoleno.
«Sento la solidarietà collettiva e provo di persona cosa sia una famiglia di lotta. L’appoggio e l’affetto che mi avete dimostrato quando sono stata arrestata, e le manifestazioni la cui eco mi è arrivata da lontano, confermano che la scelta è giusta e che potrò portarla fino in fondo con gioia. Parlo di voi alle altre detenute e ripeto che la solidarietà data a me è per tutte le donne e gli uomini che queste mura insensate rinchiudono». E tra questi cita anche Giorgio, Mattia e Luca, tre «cari compagni» della lotta No Tav.