Ai componenti il Comitato d’Indirizzo del Salone del libro di Torino , 2019
Al Circolo dei lettori del Salone del Libro di Torino 2019
Esprimiamo piena adesione alla decisione – di natura politica – della Regione Piemonte e del Comune di Torino di denunciare per il reato di apologia del fascismo alla Procura della Repubblica di Torino l’editore Polacchi , titolare della casa editrice Altaforte e coordinatore regionale di CasaPound , e per tale ragione di chiedere la rescissione del contratto di partecipazione della stessa casa editrice al Salone del Libro di Torino. Vengono così evitate , almeno in parte, le negative conseguenze che sarebbero derivate dalla Vostra precedente scelta , per noi sbagliata e non accettabile, di ospitare/permettere la partecipazione della casa editrice medesima la Salone del Libro di Torino.
Riteniamo che le motivazioni che avevate addotto a sostegno della vostra scelta rappresentassero una rinuncia all’assunzione delle responsabilità che competono ad ogni cittadino ed ente democratico e il frutto di una sostanziale attitudine ponziopilatesca.
Sia il testo dell’art. 21 della Cost. - che attribuisce a chiunque “il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” - nonché il fatto che CasaPound non sia ancora stata dichiarata fuorilegge , vanno giudicati secondo noi sulla base della XII disposizione transitoria e finale della nostra Costituzione (“E’ vietata la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista ”) . Nonostante la sentenza n.74 del 1958 della Corte Costituzionale avesse indicato nel “pericolo per l’ordinamento democratico” il chiaro criterio di fondo idoneo legalmente a comprimere la “libertà di pensiero” di formazioni neofasciste, mai – da allora – si è provveduto a dichiarare fuorilegge formazioni simili a CasaPound (dichiaratamente razzista e neofascista, denigratrice dell’Anpi e della Resistenza italiana , formazione che il 23 marzo scorso ha celebrato la nascita dei fasci di combattimento, responsabile negli ultimi 5 anni – si veda il sito www.infoantifaECN – di almeno 70 aggressioni , intimidazioni e violenze a centri sociali, immigrati ,omosessuali, militanti antifascisti, femministe, studenti, professori, giornalisti).
Tuttavia la circostanza che la Legge Scelba-Mancino non sia stata ancora adeguatamente applicata a questa formazione ed altre consimili, non esime alcun cittadino , individualmente o come rappresentante di organismi o enti, a non assumersi, moralmente e politicamente, le proprie personali responsabilità a difesa della democrazia coi metodi della democrazia.
La Magistratura segue propri criteri, la coscienza civile e l’impegno democratico altri.
Il problema emerso, di fronte all’agire ed al pensare di queste forze razziste e neofasciste , non può/non doveva essere affrontato – nemmeno da Voi – sul piano della sola legalità giudiziaria.
I democratici non possono accettare passivamente che neofascisti dichiarati come CasaPound siano sempre più presenti e legittimati nello spazio pubblico come purtroppo sta avvenendo non da oggi. Ognuno di noi è chiamato a prendere parte in questo conflitto nel cui ambito sono in gioco i principi fondamentali della democrazia e della Costituzione. Siamo chiamati tutti ad assolvere ad una nostra/vostra non delegabile responsabilità: sia difendendo concretamente i più deboli dalle discriminazioni e dalla violenza neofascista (come a Casalbruciata) sia impedendo che eventi culturali importanti – come il Salone del libro - possano produrre ulteriore anche simbolica legittimazione di formazioni che si vantano di essere apologeti del fascismo e che usano metodi squadristici nelle loro azioni. Riteniamo che scelte come quella che avevate assunto , prima che Regione e Comune decidessero diversamente , avrebbero contribuito a rendere “normali” e tollerabili codici di pensiero e di azione intollerabili e incompatibili con la democrazia .
I C.D.C. (Coordinamento Democrazia Costituzionale)
dell’Emilia Romagna ( Modena, Bologna, Ravenna, Rimini, Reggio E., Forli Cesena, Parma)
per gli estensori di questa lettera : Mauro Sentimenti