Dopo quasi 150 giorni di bombardamenti israeliani, la situazione nella Striscia di Gaza è catastrofica.
Mentre si superava il numero spaventoso di 29.000 morti, senza contare le migliaia ancora sepolte sotto le macerie, al Consiglio di sicurezza dell'Onu gli Stati Uniti ponevano il terzo veto al cessate il fuoco. La carestia non è più un rischio, ma la realtà per centinaia di migliaia di persone rimaste al nord.
Al sud, quasi un milione e mezzo di persone sono ammassate a Rafah e un'operazione di terra da parte dell'esercito israeliano sembra essere sempre più vicina.
Se Israele continuerà a impedire l'accesso degli aiuti e invaderà Rafah via terra, sarà un'ecatombe annunciata.
Israele lasci entrare gli aiuti, la popolazione civile di Gaza ne ha disperatamente bisogno.