La delegazione israeliana è stata espulsa dall’assemblea della COP30. Le proteste di fronte alla sede di Belem in Brasile e il boicottaggio espresso dalla maggioranza delle delegazioni hanno cacciato i rappresentanti del genocidio a Gaza. La notizia è stata censurata dalla stampa scorta mediatica di Netanyahu.
La Commissione Onu per gli affari economici e finanziari ha votato a stragrande maggioranza una risoluzione che riconosce il diritto inalienabile del popolo palestinese alla sua terra e alle risorse idriche, considerando nulle e violazioni del diritto internazionale tutte le annessioni compiute da Israele. La bozza di risoluzione è stata avanzata dal gruppo 77 e dalla Cina. Hanno votato contro soltanto otto Paesi (Usa, Israele, Argentina e vari staterelli minuscoli), mentre 152 hanno votato a favore, compresi tutti i Paesi dell’UE e il Canada. 12 astenuti.
Secondo il portavoce Unicef “Israele sta impedendo l’ingresso a Gaza di beni essenziali, tra cui siringhe per vaccini e biberon. Dallo scorso agosto sono state trattenute 938.000 confezioni di latte in polvere pronto all’uso. Ciò significa che circa un milione di bottiglie di latte potrebbero raggiungere i bambini che soffrono di diversi livelli di malnutrizione. Le restrizioni all’ingresso di forniture umanitarie essenziali, come kit per la maternità, frigoriferi a energia solare, pezzi di ricambio, generatori e materiali per la depurazione dell’acqua stanno ostacolando gravemente gli sforzi umanitari nel settore”.

Nella foto il Valico di Raffa


