Al Segretario generale dell’ONU
Al Presidente del Parlamento UE
Alla Commissione e al Consiglio della UE
Al Presidente del Consiglio Italiano
Ancora una volta centinaia di migliaia di civili siriani, donne uomini e bambini, in fuga dalle proprie case, pagano con la vita e la perdita di ogni bene lo scontro militare in atto tra Russia ,Siria, Turchia e Iran. Civili che si dirigono verso i confini della Turchia che , per ricattare l'Europa, spinge molti di loro verso la Grecia. Quest'ultimo paese lasciato irresponsabilmente solo dalla UE commette crimini contro l'umanità sparando gas lacrimogeni e granate fumogene contro i profughi siriani in fuga. A Lesbo come in Siria la nostra civiltà e la nostra Europa si mostrano incapaci di umanità e di solidarietà così come già accaduto verso i migranti annegati a decine di migliaia nel mar mediterraneo. Questo stato di cose, se non avverrà un cambiamento sostanziale, condanna ad una lenta agonia la stessa democrazia europea. Le responsabilità dirette ed indirette all’origine della nuova guerra sono molteplici e chiamano in causa i maggiori paesi occidentali, a cominciare dagli Stati Uniti, e quelli medio orientali. Tuttavia la responsabilità oggi principale appare attribuibile al regime turco guidato da Erdogan, reo di crimini contro l'umanità sia in patria che in Siria, come hanno denunciato la ex rappresentante ONU per i crimini in Siria Carla Del Ponte e moltissimi difensori dei diritti umani in Europa.
Erdogan, dopo aver cancellato lo Stato di Diritto in Turchia trasformando il paese in una dittatura sanguinaria alla quale l’UE ha affidato ciononostante il controllo delle proprie frontiere esterne, aver finanziato e appoggiato militarmente l’ISIS e i gruppi jiadisti negli scorsi anni e di nuovo recentemente con l'invasione del nord est della Siria contro l’esperienza democratica curda, aver sottoscritto con la Russia “l’accordo” di Sochi per impossessarsi - contro il diritto internazionale - di vaste porzioni di territorio siriano, ora scatena una nuova guerra contro la Siria (colpevole di volere riprendere il controllo del proprio territorio a Idlib occupato dalle formazione jiadiste finanziate dalla stessa Turchia) .
Chiediamo quindi l’immediata cessazione delle ostilità, l’apertura di trattative sotto egida dell’ONU per giungere ad un accordo internazionale sulla Siria, un piano globale e immediato di aiuti e solidarietà da parte della UE verso i civili siriani, sia accogliendoli in Europa sia favorendo il loro ritorno in una Siria pacificata, la condanna di Erdogan da parte dell'Europa e dell'ONU , l'istituzione di un tribunale internazionale per i crimini contro l'umanità in Siria da chiunque commessi.
9 marzo 2020
i Coordinamenti per la Democrazia Costituzionale dell'Emilia Romagna (Parma, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Faenza, Ravenna, Rimini , Forlì Cesena)