La favola dell’orco e dei buoni

di Francesco Gesualdi - comune-info.net - 30/08/2022
La guerra in Ucraina va fermata perché massacra un popolo, perché ci espone a rischio di catastrofe nucleare, perché aggrava all’inverosimile la questione climatica e ambientale, perché getta nella disperazione milioni di famiglie, in tutta Europa

Ci hanno presentato la guerra in Ucraina come una favola: di là l’orco cattivo, di qua i buoni che vogliono punirlo.  La verità è che ci troviamo di fronte all’esito di un braccio di ferro fra due fronti contrapposti (Russia e Nato), ambedue animati da spirito di dominio, che stanno usando l’Ucraina come vittima sacrificale.

Per cui non esiste di  là  il cattivo, di qua i buoni, bensì due  cattivi, ambedue capaci di aggressione quando serve ai propri scopi. Lo dimostra la storia.

La guerra in Ucraina va fermata perché massacra un popolo, perché ci espone a rischio di catastrofe nucleare, perché aggrava all’inverosimile la questione climatica e ambientale, perché getta nella disperazione milioni di famiglie, in tutta Europa, per la crisi energetica che ha provocato e che le leggi di mercato, tutte a favore delle multinazionali finanziarie e petrolifere, stanno trasformando in catastrofe sociale. 

L’unico modo per fermarla è dire no alla guerra e allo spirito di dominio che  anima ambedue gli schieramenti. Una strada che si attua attraverso tre iniziative:

1) stop all’invio di armi che serve solo a prolungare la guerra ingrassando i produttori di armi;

2) avvio  di dialogo fra Russia ed Unione Europea per garantire pace al continente;

3) riduzione delle spese militari e della produzione di armi.

Se condividi questa prospettiva,  invia questo messaggio ai tuoi amici. È arrivato il tempo di fare sentire un’altra voce nel paese. La voce di chi non vuole la guerra perché giova solo ai potenti.

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