Israele, dopo aver bombardato la chiesa della Sacra Famiglia, unico insediamento cattolico a Gaza, ha mentito spudoratamente. Non si è trattato infatti, di un errore, ma di un atto deliberato ed è facile dedurlo attraverso eventi che negli ultimi mesi hanno riguardato sia il Vaticano che lo stato ebraico. Papa Bergoglio è stato un fiero avversario della politica di aggressione perseguita da Netanyahu e alla sua morte quest’ultimo, dopo molti tentennamenti ha porto tardive condoglianze al Vaticano, soprattutto per induzione degli USA, a riguardo. Per la qual cosa appare più che credibile che il bombardamento della chiesa della Sacra Famiglia, sia una vendetta postuma contro il Papa pacifista, che ogni sera telefonava a questa parrocchia lontana e colloquiava con padre Gabriel Romanelli, poi rimasto ferito nel bombardamento della chiesa. Del resto autorevoli esponenti della chiesa cattolica, tra cui il segretario di stato Vaticano, Parolin e monsignor Pizzaballa, hanno infranto la proverbiale prudenza ed hanno espresso più di un dubbio sull’accaduto.
Peccato che molti in Italia e in Europa non riescano a cogliere la gravità di quanto accaduto, unitamente alla ingiustificabile strage di innocenti in atto ogni giorno a Gaza, che sembra non scaldare i cuori e l’indignazione dei potenti. Oppure la gravità viene colta dai governi, ma essi si trincerano dietro ipocrite dichiarazioni di rammarico, per ubbidire a mero opportunismo. Come del resto fa il governo di estrema destra italiano e rimangono intatti tutti i legami con Israele.
Dunque, colpire un simbolo della cristianità a Gaza, avamposto di umanità, resistenza e assistenza, ha un significato fortissimo e prova di quanto sia senza limiti l’impunità concessa allo stato di Israele. Il quale, negli ultimi tempi ha violato stati sovrani come l’Iran, Libano e Siria. Colpevoli e complici tutti i governi mondiali che stanno scrivendo le pagine più vergognose del primo ventennio del terzo millennio!
Lino D’antonio Napoli