Gaza ha superato il punto di collasso: l’ONU ha descritto il suo stato come “apocalittico”. Diciamo basta.
Non possiamo parlare di bellezza, di cultura, di musica, di teatro, di cinema, raccontare la storia e le storie dell’uomo, ignorando l’infamia di cui siamo spettatori inerti e impotenti.
Di fronte a tutto questo noi artisti, studiosi, intellettuali e operatori culturali possiamo essere ancora e nuovamente comunità, con un ruolo da svolgere.
Riteniamo che il nostro compito, oggi più che mai, sia quello di esercitare uno sguardo che creando bellezza, raccontando verità, metta a nudo l’offesa in atto a Gaza e in Cisgiordania, nei confronti non del solo popolo palestinese, ma della intera umanità.
Perché denunciandola, ci si avvicina ad esercitare anche un altro diritto: il diritto al sogno. Il sogno di una società giusta e pacifica nella quale ogni essere umano possa non soltanto vivere, ma anche esercitare il proprio diritto al sogno e alla bellezza.
Il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza, secondo gli ultimi rapporti pubblicati da Euro-Med Human Rights Monitor ha superato quota 22.000 (secondo altre fonti ha già toccato la quota 30.000). Fino a martedì 26 dicembre, calcolando anche i morti dispersi sotto le macerie, sono stati uccisi 29.124 palestinesi.
La stragrande maggioranza degli uccisi erano civili, tra cui 11.422 bambini, 5.822 donne (numeri che crescono di ora in ora).
Più di 1.000 bambini palestinesi hanno perso una o entrambe le gambe, o le braccia.
Il 90% degli edifici di Gaza è stata raso al suolo o danneggiato in modo irrecuperabile. I giornalisti uccisi sono 101, il personale sanitario tra medici e paramedici ammonta a 226.
I profughi – a cui è stato intimato di abbandonare entro 24 ore le loro case e spostarsi a Sud in campi profughi “sicuri”, a loro volta bombardati – sono 1.900.000.
Secondo l’inchiesta del New York Times e rilanciata dalla Cnn, Israele a sud di Gaza nelle aree in cui aveva spinto i civili a fuggire dopo l’inizio dell’operazione di terra, ha usato munizioni altamente distruttive che moltiplicano i rischi di vittime civili collaterali.
Le bombe in questione sono le MK-84 da 900 chili di peso, le più distruttive degli arsenali militari occidentali. Bombe che, secondo gli esperti militari Usa consultati dal Times, non vengono quasi mai sganciate dalle forze statunitensi in aree densamente popolate, proprio per i rischi che rappresentano per la popolazione civile.
A Gaza sono privati di acqua potabile, carburante, energia elettrica, cibo, attrezzature mediche, presidi sanitari. Gli ospedali sono costretti a compiere amputazioni di arti senza anestesia, sempre se intanto non vengono bombardati, perché ormai la regola degli israeliani è colpire anche gli ospedali, le scuole, i luoghi di culto, i musei. “Nessun luogo è sicuro” hanno dichiarato i rappresentanti dell’Agenzia ONU per i rifugiati, quelli sopravvissuti alla strage che “l’esercito più morale del mondo” (come si autodefinisce) ha compiuto e compie quotidianamente, anche del personale ONU (finora circa 140 uccisi). Centinaia di civili arrestati, denudati, umiliati dai soldati israeliani. E mentre l’esodo forzato dei palestinesi prosegue, i governanti di Israele dichiarano, tranquillamente, che annetteranno il territorio di Gaza, e che i palestinesi se ne devono andare, addirittura qualcuno ha ipotizzato l’America Latina.
Nei giorni scorsi sono stati trucidati dall’IDF, israeliano, tre ostaggi israeliani mentre sventolavano bandiera bianca, perché creduti palestinesi.
Il che si traduce nell'ammissione che l’esercito israeliano spara anche ai civili palestinesi, senza preoccuparsi, il che del resto è accaduto anche nella fatidica giornata del 7 ottobre.
L’Agenzia ONU per i rifugiati denuncia Israele per aver bombardato un convoglio di aiuti umanitari, che percorreva una strada indicata dalle forze israeliane come sicura.
Questa catastrofe (che non a caso è il significato preciso, drammatico della parola “Nakba”, per i palestinesi) non è un evento “naturale”, è invece frutto di scelte, di azioni determinate e perseguite lucidamente. Ciò che accade in Palestina è sconvolgente, inumano, inammissibile sotto ogni riguardo. Noi stiamo assistendo non ad una guerra, ma allo sterminio premeditato di un popolo inerme. È l’abominio che, attraverso l’ennesimo travestimento semantico, si camuffa da “diritto alla difesa”.
Di fronte a tutto ciò riteniamo che la neutralità, l’equidistanza corrispondano a una forma di complicità: ma anche il silenzio è una forma di connivenza con chi opprime, chi distrugge, chi imprigiona, chi uccide, con chi stermina indiscriminatamente persone “fragili”: anziani, donne, bambini. Come ha detto Papa Francesco, questo del 2023 è stato “Il Natale di Erode”. E il nostro cuore è gonfio di sdegno, ma non vogliamo più accontentarci di questo, vogliamo mobilitarci e invitare alla mobilitazione.
Perciò noi sottoscritti, ci uniamo e intendiamo mobilitarci per chiedere:
– Il cessate il fuoco permanente a Gaza per impedire che lo sterminio prosegua con altre decine di migliaia di uccisioni indiscriminate di civili palestinesi, e che i palestinesi siano costretti ad abbandonare Gaza, il suo territorio, le sue acque.
– La denuncia inequivocabile dei crimini che Israele sta compiendo nella Striscia di Gaza, ed il rifiuto della logica giustificante dell’ingannevole frase “Israele ha diritto a difendersi”. Non ci si difende annientando un popolo inerme e incarcerato in un fazzoletto di terra, sottoposto a un blocco atroce che dura da un ventennio.
– Il diritto di esprimere liberamente, sulla base delle nostre conoscenze e delle nostre sensibilità di artisti e intellettuali, analisi e valutazioni della crisi in atto in Medio Oriente, a cominciare dalla denuncia che tutti noi abbiamo fatto per gli aspetti feroci dell’attacco di Hamas del 7 ottobre, consapevoli che quella ferocia che condanniamo non che è l’altra faccia della medaglia: l’occupazione abusiva e la pratica dell’apartheid da parte del governo israeliano.
– Il diritto di non accettare più in nessuna forma il ricatto della Shoah, la speculazione politica da parte del sionismo, e di non avere paura dell’accusa grottesca di “antisemitismo”, accusa che senza pudore anche oggi, per ignoranza o malafede, viene riproposta contro chiunque osi denunciare il genocidio in atto contro il popolo palestinese. Ricordiamo che a denunciare le violenze di Israele verso i palestinesi vi sono anche numerosissimi ebrei che per questo vengono minacciati e attaccati, come ad esempio l’associazione “Jewish Voice for Peace”.
– L’incriminazione di Benjamin Netanyahu (e dei suoi ministri) come da poco ha fatto il Sudafrica, davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dell’ONU per crimini di guerra e contro l’umanità ai sensi della Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio delle Nazioni Unite.
– Proprio come i firmatari del primo appello in difesa del capitano Alfred Dreyfus, guidati da Emile Zola nel 1894, come artisti e intellettuali, noi riteniamo di avere il diritto ma anche il dovere di scendere in campo. Di uscire dal silenzio, e di invitare tutti i nostri sodali a fare altrettanto. Per questa ragione, con la firma di questa lettera, proclamiamo l’impegno a progettare insieme strategie, eventi, articoli, testi poetici o narrativi, spettacoli, performances artistiche, drammaturgiche, cinematografiche e musicali, che facciano sì che questa lettera non sia un mero sfogo, ma una chiamata a raccolta, un momento di inizio: siamo qui per restare, e agire: vogliamo essere voce e non complice silenzio.
Ci diamo appuntamento ad un prossimo raduno in forma virtuale, per ora, su una piattaforma che ce lo consenta, per definire collettivamente tali strategie.
PROMOTORI:
Angelo d’Orsi, Storico, Giornalista, Organizzatore culturale
Alessandro Negrini, Regista
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PER ADERIRE ALLA LETTERA APERTA
artistieintellettualipergaza@gmail.com (indicando la professione)
PRIME ADESIONI:
Moni Ovadia, (Attore, regista, musicista)
Silvano Agosti, (Regista)
Gianfranco Cabiddu, (Regista)
Angelo Ferracuti, (Scrittore e giornalista)
La FICC Federazione italiana dei Circoli del Cinema
Andrea Balzola (Scrittore, critico, artista visuale)
Giorgio Bianchi (Fotoreporter e scrittore)
Silvia Tarquini (Editore, critica cinematografica)
Eloisa d’Orsi (Fotoreporter)
Danila Ghigliano (pittrice, scultrice, scrittrice)
Marco Gobetti (Attore, regista teatrale)
Simona Ripari (Attrice)
Emanuela Ligarò (Musicista)
Manuela Maroli (Poeta)
Vincenzo Ostuni (Poeta e editor)
Gianluca Paciucci (Poeta e traduttore)
Giuseppe Flavio Pagano (fotografo/divulgatore geopolitica)
Massimo Zanasi, (Direttore artistico spazio Arka)
Antonino Salerno (Musicista)
Rita Atzeri, (Attrice)
Monica Pistidda, (Organizzatrice)
Sabrina Barlini, (Regista Le voci di Astarte)
Ornella D'Agostino, (Coreografa)
Rizziero Moretti, (Organizzatore Botti du schoggiu)
Alessandro Garzella (Teatro d'arte civile)
Giuseppe Ligios, (Attore e regista)
Susanna Mannelli, (Regista e drammaturga)
Maria Benoni e Gerarda Ventura , (Dance Hub Anghiari)
Andrea Melis (Attore)
Antonello Murgia (Coordinatore regionale ANPI Sardegna)
Luca Marcia (Musicista, compositore)
Marina De Rogatis (Artista)
Francesca Cinalli (Danzatrice, coreografa)
Paolo De Santis (Speaker ufficiale del canale Tv Comedy Central, doppiatore)
Lisa Guerini (Macchinista teatrale)
Rosamaria Maggio (CIDI Centro Insegnanti Democratici - Cagliari)
Caterina Gammaldi (CIDI Centro Insegnanti Democratici - Cosenza)
Simone Paglialunga, (Videomaker)
Luca Buoncristiano
Carlo Torrisi
Giovanni Cianchini
Laura Calosso
Stefano Dal Bianco (Università di Siena)
Luca Zanini, (Scrittore)
Antonio Devicienti, (Scrittore)
Mariangela Guattieri
Raffaella Battaglini (Scrittrice e drammaturga)
Riccardo De Gennaro
Luigi Ballerini
Carlo Torrisi (Scrittore, pittore)
Etta Iucci (Grafico)
Marco Giovenale (Scrittore, editor, traduttore)
Chiara Bellabarba (Insegnante, scrittrice, conduttrice radiofonica)
Ettore Scarpa (Attore)
Lello Voce (Poeta e scrittore)
Mariagiorgia Ulbar (Poetessa e traduttrice)
Chiara Riondino
Fabio Ferzetti (Critico cinematografico, giornalista)
Letizia Lodi (Storico dell'arte Mic , curatore , Pinacoteca di Brera
e critico d'arte)
Michèle Giuliana Mülller (Libreria Libri Necessari e Ass.Culturale Gli Occidentati)
Umberto Lucarelli, (Scrittore e operatore socioculturale )
Bianca Madeccia, (Poeta, redattrice)
Anna Meacci (Attrice)
Stefania Parigi (Docente di storia del cinema all'Università Roma Tre)
Stefano Tosoni (Attore, autore e regista)
Mario Musumeci (Restauratore patrimonio cinematografico, storico del cinema)
Andrea Bettinelli (Critico cinematografico)
Giovanni Balcet (Economista e scrittore)
Laura Di Corcia (Poeta)
Silvia Nerini (Traduttrice)
Angelo Zanecchia (Fotografo e Videomaker)
Pamela Deiana (Filosofa)
Giulia Giorgi (Presidente associazione culturale
Galleria Nuova, Gorizia)
Angelo De Arcangelis (Art director Videomnia)
Tiziano Novelli (Compositore, arrangiatore)
Emanuel Hamn Pompili (Artista)
Lorenzo De stefani, (Ricercatore e docente Politecnico di Milano)
Patrizia Fregonese de Filippo (Regista)
Patrizia Zappa Mulas (Scrittrice)
Antonio Francesco Perozzi (Scrittore)
Pino Di Maula (Giornalista )
Renata Morresi (Docente e ricercatrice)
Mohamed Challouf (Regista)
Marco Giovenale (Scrittore, editor, traduttore)
Giancarlo Andreino Alonzi (Presidente La via dei canti odv. Associazione diffusione teatro e musica)
Debora Villa (Attrice)
Massimiliano Manganelli (Scrittore)
Amedeo Fago(Architetto, drammaturgo e regista)
Daniela Trunfio (Presidente Ass.ne +Cultura Accessibile Onlus)
Marco Giuseppe Toma (Digital Activist. Postdoc researcher /Commercial Scientist. Online Specialist /Community and Social Service Specialist. Freelance Journalist. AI art creator)
Alba Vastano (Giornalista)
Roberta Novielli (Docente di cinema, Artistic Direction - Ca’ Foscari Short Film Festival)
Chiara Rivolta (Pensionata, precedentemente analista di organizzazione aziendale)
Giorgio Mariani (Ordinario di Lingue e letterature angloamericane
Sapienza Università di Roma)
Letizia Marziali (Docente)
Alessandra Simone (Attrice, regista e performer di circo contemporaneo)
Luciano Mazziotta
Serena Cavalletti (Violinista)
Raffaele Argenta (Operaio)
Alexandra Laura Walther (Cinema-Theater-and Media Communication Scientist)
Alice Anastasia Moriconi (Pittrice)
Loretta Deluca (Insegnante scuola dell'infanzia)
Francesca Perinelli
Massimo Laganà (Giornalista e scrittore)
Maria Paola Fanni (Ficc Sardegna)
Paola Notaro, (Artista - danza, teatro, scrittura)
Cristina Pasqua
Duccio Bianchi (Docente di chitarra
Conservatorio "G. Puccini" di La Spezia)
Pierpaolo Basciu (Assistente Amministrativo nella Scuola Statale)
Oumoulkhairy (Umi) Carroy (Musicista/docente pianoforte)
Pietro Deandrea (Docente Letteratura Inglese, Università di Torino)
Marina Mangiapelo (Costumista, designer di moda, pittrice,)
Francesca Russo, (Insegnante)
Claudio Ravasi
Danilo Vassura
Fayçal Zaouali (Grafico)
Alfredo Caruso Belli (Attore e documentarista)
Fausto Piero Capelli (Scrittore)
Valentina Pellitteri (Filmmaker)
Cesare Cosi (Operaio, sindacalista, pensionato)
Fiorella Pagani (Insegnante)
Giovanna Gravina (Operatrice culturale)
Silvia Del Monte (Insegnante)
Simona Musolino (Insegnante di scuola primaria, scrittrice)
Margherita Cerchio (Vivaista e pittrice)
Lucia Citterio (Danzatrice e Insegnante)
Paola Fatima Casetta (Insegnante e danzatrice di Danza africana e Animatrice interculturale)
Associazione culturale La Tribù dell’Arte
Paola Marconi (Articolista freelance e poetessa)
Paolo Papparotto (Burattinaio)
Jacopella Rughini (Restauratrice)
Patrizia Ceola (insegnante)
Sandro De Luca (Attore)
Filippo Alessandro Nappi (Fotografo)
Marco Tocilj (Musicista)
Riccardo Naldini (Attore)
Anna Scacchi (Docente di Letteratura angloamericana
Università di Padova)
Francesca lillia
Gloria Fuortes
Eleonora Romani
Simona Lisi (Danzatrice, attrice, autrice)
Samia LACHHAB (Consulente tecnico/interprete e traduttrice)
Federico Sanesi
Paolo Schiavone detto paolo punx (Impiegato comunale- delegato RSU)
Olinto Brugnoli
Francesca Gallo, docente universitaria.
Giuseppe Vitiello, Professore Università di Salerno
Massimo Recchioni (Scrittore)
Estefania zepponi, danzatrice, coreografa
Eufemia Panattoni
Marzia Ferrari
Silvano Piccardi, attore, regista
Marco Carniti (Regista)
Paola Chiama, coreografa, danzatrice, teaching artist.Torino.
Franco Parravicini (Musicista)
Daniela Dinacci (Insegnante)
Salvatore Demartino
Patrizio Partino (Montatore)
Lello Gaudiosi
Antonia Renzullo, Presidente Tells Italy
Maurizio Morandi (Ingegnere edile, già docente di urbanistica)
Susanna Magnelli architetto, già docente di Urbanistica
CHIARA SANTEL (artista e insegnante di Discipline Circensi)
Monica Stambrini (filmmaker, Roma)
Anna Di Francisca
Barbara Mauro avvocato
Irene Ranzato (docente e studiosa di traduzione audiovisiva)
Giuseppe Foscari, docente Università di Salerno,
Rosanna Marotti (insegnante)
Attilio Caselli, sceneggiatore, scrittore
Stefano Pasetto (regista, sceneggiatore, scrittore)
giuseppina zambrano
Roberto Gambacorta (Produttore)
Annalisa Forgione montatrice
Fabiana Cacciapuoti
Liliana Musazzi
Giovanni Orlando Muraca (artista visivo, insegnante)