SIAMO TUTTI GLOBAL SUMUD FLOTILLA

di Pina Fasciani - 11/09/2025
Stiamo con gli occhi aperti e prepariamoci, perché i mostri possono essere sconfitti se solo riconosciamo a noi stessi, collettivamente, l'autorità di fermarli.
La speranza di un accordo di pace per la Palestina si è infranta a Doha. Israele non cambia registro, non solo intende ripulire con il genocidio l'area di Gaza, ma allarga il suo orizzonte distruttivo in altri paesi. Libano, Yemen, Siria, Iran e ora Qatar.
È un' onda di morte, di distruzione che minaccia il mondo, perché  quella zona è il crocevia tra Occidente e Oriente, il bivio tra il sistema unipolare e quello multipolare. L'Ucraina in questo contesto è il cuneo inserito in Europa per affermare una egemonia al tramonto.
Quella zona diventa così lo scenario di un confronto ben più ampio, laddove si mette in scena il passaggio tra il vecchio e il nuovo mondo. Un passaggio tragico, che prelude a un ben più tragico esito. 
Il mostro che, come diceva Gramsci, nasce nei periodi di transizione, è apparso nel luogo più impensato. È apparso a Israele, con il governo Netanyahu, diventato il braccio armato della protervia occidentale.
Nulla è più al sicuro, nessuno può dirsi protetto da patti, regole, diritti internazionali. Israele macina attacchi, miete vittime, senza alcun limite, si sente forte, potente, legittimato.
E infatti lo è. L'Europa, tranne la Spagna, non interrompe l'invio di armi, memorandum, accordi; gli USA, con qualunque amministrazione, ne hanno fatto il loro cuore pulsante in Medio Oriente.
La cosa più grave è che non si vedono leader, governi, forze in grado di fermare questa onda distruttiva. I paesi arabi solo ora cominciano a porsi qualche domanda, ancora incerti se giocare in prima persona una qualche partita e definire una strategia comune. Troppi interessi in ballo, troppi intrecci, convenienze, calcoli. Un mondo che appare confuso, assente.
Poi c'è l'Europa che volge lo sguardo alle armi, investe e si indebita per difendere gli interessi occidentali, per respingere il profilarsi di nuovi assetti, equilibri, potenze. L'Est è il male, l'Ovest il bene. In mezzo c'è solo la parola guerra.
Una visione di rinuncia, di irreparabile perdita dei valori del dialogo, della mediazione, della politica.
D'altro canto i leader europei non sono mai stati così deboli. Non ci sono più i Churchill, Willy Brant, Olof Palme.
Governano miracolati, servi, rappresentanti di minoranze.
È così in Francia, dove Macron saltella di governo in governo, per non riconoscere il suo fallimento, così Starmer in UK, travolto dagli scandali, così Mertz in Germania che sogna un esercito invincibile per sopperire al tracollo economico.
E poi ci sono le Ursule, le Kallas, e la stessa camaleontica Meloni che esegue gli ordini, ospita i soldati israeliani in vacanza, riarma il paese, ma non invia truppe sul terreno (pare brutto) e assicura "stabilità" per lor signori. Tutto condito dalla presunzione di scrivere la storia.
E poi ci sono i popoli, le persone, che scendono in piazza, protestano in milioni contro il genocidio palestinese, contro le guerre. E ci sono proteste, come oggi in Francia.
E c'è la Global Sumud Flotilla che sopperendo ai compiti dei governi occidentali, si fa simbolicamente avanguardia di un movimento di liberazione globale dai soprusi, finte democrazie e finte libertà.
Perché è evidente che la lotta non è tra autocrazie contro democrazie, ma tra realtà e narrazione, tra verità e menzogna. 
Stiamo con gli occhi aperti, perché in questo passaggio i mostri neonazisti possono incendiare irreparabilmente e di nuovo il mondo.
Sotto le mentite spoglie di un "centrismo moderato, liberal democratico" la destra cresce e si fa portavoce, allo stesso tempo, dello scontento popolare. Uno scenario che si sta profilando in Europa, in Francia, in Germania, in Polonia, in Uk.... 
Stiamo con gli occhi aperti quindi e prepariamoci, perché i mostri possono essere sconfitti se solo riconosciamo a noi stessi, collettivamente, l'autorità di fermarli.
Siamo tutti Global Sumud Flotilla. Blocchiamo tutto.

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