Le sardine, non fanno grandi rivendicazioni di cambiamento, ma sembrano nuotare nelle acque di un senso comune da sovvertire e ricostruire, non tanto in termini programmatici, ma soprattutto in termini di contrapposizione culturale con la destra che urla il livore e l’odio razzista !
Una gran parte di Italiani che si riuniscono nelle piazze come ieri a Firenze, sono stanchi della destra vociante, con i loro slogan urlati come: “ prima gli italiani degli stranieri”, “ prima la nazione dell’Europa”, del “prima la famiglia tradizionale di ogni altra forma di legame”, “prima la sicurezza della libertà di scelta”, ecc...
Credo quindi che le “sardine” siano l’espressione di coloro che vogliono combattere il contesto culturale in cui è sprofondato il nostro Paese ... ovverosia combattere la larga diffusione di un senso comune dominato dalla paura e dal risentimento , dall’odio...e questo credo non è poco... ma le sardine (ancora) non reclamano l’intervento di un potere capace di perseguire i responsabili del disagio sociale e individuale... un potere che vada alle radici dei motivi per cui oggi molti votano per la destra e la Lega.
Oppure il successo della destra dipende dalle enormi ingiustizie sociali che hanno creato disuguaglianze estreme , e sfigurato questo Paese nelle sue fondamenta coniugando le scelte politiche sociali contro le classi subalterne, alla corruzione dilagante ?
Se oggi la destra estrema , appare l’alternativa ad una parte di popolo che sfiora il 50% , mentre essa è portatrice di ulteriori ingiustizie sociali, è portatrice di razzismo, di morte ecc... , non è dovuto anche al fatto che la “sinistra con particolare riferimento al PD” da almeno 30 anni si è convinta che l’unico sistema possibile sia quello capitalista liberista in cui viviamo ? convinta che l’ordine mondiale è quello deciso da poteri sovranazionali non eletti (FMI, BCE, Banca Mondiale, (fra poco MES) e dalla Nato ?
Allora credo che le sardine che riescono mobilitare migliaia di persone, secondo una geografia sociale indefinita...( essi si radunano spontaneamente nelle piazze italiane, richiamandosi all’immagine del banco di sardine che non abboccano al lamo di Salvini...) stiano riempendo i vuoti lasciati da una sinistra divisa e burocratizzata , ed integrata nel sistema ...e che non è più capace di mobilitare per un’alternativa di sistema...
E’ certamente un bene che esse riescano anche ad invadere il campo urlato delle destre mettendo a dura prova i nervi di Salvini e tutta la destra. La destra oggi viene surclassata dai bagni di folla delle sardine, viene scalzata dalla sua acqua ... non è più in grado di esibirsi e di accreditarsi come “guida” del popolo ed il consenso al sovranismo neofascista di Salvini potrebbe crollare. Ma basta ?
Chi potrebbe contestare tutto questo? Ma rimane una domanda se ciò basta a cambiare la Realtà economica e sociale del Paese ?
Una realtà sociale che è stata smontata con una lotta di classe condotta dall’alto che le classi ricche dominanti hanno vinto spostando la ricchezza dalle classi subalterne a quelle ricche ...
Il punto critico su cui riflettere è quello di capire se questo movimento sarà anche capace di lottare per rivendicare il ripristino dei diritti di chi lavora, dei diritti dei pensionati, degli studenti, dello Stato sociale... che in modo strisciante da circa 30 anni è stato smontato progressivamente.
Faccio alcuni esempi : Cosa dicono le “Sardine sulla necessità di una riforma delle pensioni che ripristini il sistema retributivo per dare una pensione ai futuri pensionati oggi giovani precari, ed incrementi notevolmente le pensioni medio basse ? cosa dicono sulla necessità di procedere ad una conversione ambientale dell’economa? Cosa dicono sulle autonomie differenziate delle regioni ? cosa sulla necessità d far pagare le tasse in modo proporzionale ai guadagni e magari recuperare risorse da destinare ai più poveri tramite la patrimoniale ?
C’è da sperare che i prossimi giorni dalle Sardine arrivino risposte chiare e concrete sulle scelte economiche, sociali, ambientali da fare...
Ma continuano anche ad esistere molte persone veramente di sinistra che pensano che sia giusto un cambiamento del sistema capitalista ... che hanno a cuore la necessità di sviluppare battaglie per risolvere, ancor prima dei propri i problemi, quelli di tutte le classi più subalterne... e sono questi compagni che oggi debbano cogliere la realtà in movimento stando dentro il mare per agitarlo fino a farlo diventare una tempesta di cambiamento economico, sociale, politico, culturale, civile !
Umberto Franchi