Amendola: «Ora de Magistris sostenga De Luca alle regionali»

di Lino D’Antonio - 25/05/2020
Lettera di Lino D’Antonio a De Magistris

Caro Sindaco,

Il ministro Amendola, nel formulare il suo auspicio per una lista de Magistris in appoggio di De Luca, come recita l’adagio: “mente sapendo di mentire”, in quanto ha evocato qualcosa di impossibile. Infatti De Luca e de Magistris sono agli antipodi e Amendola volutamente ignora che per tanti versi De Luca è agli antipodi dello stesso PD e di quel Sarracino, che oggi, solo per opportunismo politico, mostra tanta propensione per il governatore. Governatore inviso al suo stesso partito e da rimuovere. Questo prima della pandemia.

Da tutte queste dichiarazioni a raffica, leggo solo qualcosa che dovrebbe preoccupare chi nella nostra città, appoggiando de Magistris, ha creduto ad una visione diversa della politica. A parte il fatto che non è solo il sindaco di Napoli a fare “il capo popolo”, ma tutti i sindaci d’Italia sono in allarme per i fondi non stanziati ai comuni. 

Credo che sia in atto una manovra a tenaglia, affinché l’anno prossimo al comune di Napoli si insedi un “pieddino”, magari di marca deluchiana. Con tutto il rispetto per Marco Sarracino, ma il PD in Campania è De Luca, deus ex machina di ogni cosa, anche di muovere alleanze spurie con De Mita, Pomicino, ex berlusconiani e discutibili alleanze con “Articolo Uno”, “Verdi” e altre “galassie” della sinistra. 

Tali formazioni di sinistra, solo in nome di opportunismo di fazione, mancano all’appuntamento di severe critiche verso l’operato dei 5 anni di De Luca. In questo brodo dovrebbe galleggiare o affogare de Magistris? Quasi protervia da parte di Amendola prospettare simile fine per l’attuale sindaco di Napoli.

Progetto per il comune, dunque,  rafforzato da un De Luca nuovamente insediato alla Regione, nonostante i guasti dei 5 anni della sua gestione, in particolare per la sanità pubblica. Questo è il pericolo enorme che corriamo a Napoli e già da adesso bisogna lavorare alacremente affinché non si affermi ancora una volta quel “già visto” che ha affossato la nostra città per vent’anni!

Cordiali saluti

Lino D’Antonio

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