C’è un tanfo di naftalina che torna a soffiare sull’Italia accaldata e distratta dal glamour del nuovo potere in vacanza, tra esclusive masserie pugliesi, yatch poco underdog e Forte dei Marmi.
Nella ingiustificabile e indecorosa vicenda dell’ufficiale della vergogna — il nostalgico generale dell’Esercito Roberto Vannacci rimosso dal comando dell’Istituto geografico militare di Firenze per i contenuti del suo Il mondo al contrario — sta riemergendo in tutta la sua arcaica prepotenza il dna di una destra che in fin dei conti non è mai mutata.