Un gruppo di 10 giuristi e avvocati ha presentato ieri una diffida formale al Governo italiano, chiedendo alla Presidente del Consiglio e ai ministri competenti di garantire protezione diplomatica e, se necessario, anche navale ai nostri connazionali imbarcati sulla Sumud Flotilla. La diffida, notificata alla Presidente del Consiglio, ai Ministri della Difesa e degli Esteri ed all'Ambasciata italiana a Tel Aviv, chiede che venga assicurata la doverosa protezione per scongiurare le azioni violente minacciate dal Governo israeliano, garantendo inoltre adeguata protezione anche mediante la marina militare (come avviene in altre aree marine a protezione dei natanti contro atti di pirateria).
Gli avvocati Stefano Andrade, Michela Arricale, Fausto Gianelli, Claudio Giangiacomo, Fabio Marcelli, Ugo Mattei, Gilberto Pagani, Michela Poletti, Luca Saltalamacchia e Gianluca Vitale sottolinenano come i ministri del Governo Israeliano abbiano dichiarato di considerare terroristi da attaccare in acque internazionali (come peraltro già avvenuto) i coraggiosi cittadini di tutto il mondo salpati con decine di imbarcazioni, talune battenti bandiera italiana, per portare cibo e beni di pubblica necessità destinati alle popolazioni martoriate di Gaza, a fronte dell'inerzia dei loro Stati e in ottemperanza di un dovere costituzionale e internazionale, discendente dagli articoli 2, 10 e 11 della Carta Costituzionale, dalla Carta delle Nazioni Unite e da numerosi accordi internazionali e risoluzioni delle organizzazioni internazionali in materia.
Le autorità israeliane non hanno alcuna legittimità nell’occupazione dei territori palestinesi e a vietare ingressi nella striscia di Gaza al fine di portare aiuti alla popolazione nè hanno alcun diritto di controllare le acque prospicenti e le acque internazionali o di operare fermi e arresti in tali acque. Il Governo italiano è portatore di un dovere giuridico di protezione dei suoi cittadini quando essi si trovano all' estero o in acque internazionali e sono minacciati in modo non equivoco di gravissime conseguenze, anche letali, da parte di entità che utilizzano modalità piratesche e terroristiche.
Diffidiamo pertanto il Governo italiano affinché attivi, senza ulteriori ritardi, ogni canale diplomatico per scongiurare le azioni violente minacciate da Israele, che oggi si colloca in definitiva e apparentemente irrimediabile violazione della legalità internazionale, assicurando inoltre adeguata protezione anche mediante la marina militare. Ogni omissione costituirebbe prova della complicità del Governo italiano con quello israeliano nel perpetrare il genocidio. Ci riserviamo ogni ulteriore azione presso qualunque giurisdizione competente per azioni o omissioni che mettano a repentaglio la sicurezza dei volontari impegnati in questa meritoria attività a difesa dell’umanità e dei suoi diritti inviolabili (Torino, 2 settembre 2025).
Per firme e adesioni a sostegno: