Negli anni 70, tra le battaglie sociali, politiche e sindacali effettuate dai lavoratori e dagli studenti, per cambiare nel profondo lo stato economico e sociale a favore dei ceti subalterni, la più significativa fu quella fatta per superare le Mutue ed avere un Servizio Sanitario Nazionale , basato sulla solidarietà ed uguaglianza nell’assistenza e prevenzione tra tutti i ceti sociali.
Lo sbocco vincente dopo molti scioperi avvenne con la legge n. 833 del 23 dicembre 1978, finalmente una riforma dove si stabiliva che , in applicazione dell’art.32 della Costituzione , “la Repubblica tutela la salute di tutti i cittadini come fondamentale Diritto dell’Individuo e interesse della Collettività, mediante il SSN”.
Negli anni successivi , a partire già dalla metà degli anni 80, sono state apportate modifiche significative alla legge 833, soprattutto con la legge n. 502 del 1992 e n. 229 del 1999, cambiando la “filosofia d fondo della 833” : le Unità Sanitarie Locali (USL) che diventavano Aziende Sanitaria Locali, le quali dovevano chiudere i bilanci in pareggio o in attivo... sempre con tagli alla sanità pubblica ed in funzione di una maggiore privatizzazione di parti del Servizio Pubblico a favore delle cliniche private .
Dopo i 37 miliardi di tagli alla sanità pubblica avvenuti tra il 2008 ed il 2019 , abbiamo avuto la pandemia di covid che ha fatto emergere tutti i limiti esistenti negli ospedali, e nei territori, nella mancanza di personale, ambulatori, personale medico ed infermieristico e perfino dei respiratori... con le contraddizioni che emergevano tra le prerogative del ministro della sanità e quelle delle regioni spesso in contrasto tra loro, che hanno portato ad avere l’Italia con più morti nel mondo, causati dal covid...
Oggi , siamo arrivati a punto che per milioni di italiani la Sanità è un peso economico insormontabile. Secondo l’Istat, nel 2023 il 33% degli italiani dovrà rinunciare alle cure.
Nel 2022 il 42% degli italiani ha pagato di tasca propria. La spesa sanitaria di tasca propria si aggira sui 40 miliardi annui. 1 euro su 4 spesi per la Sanità, in Italia li aggiunge il cittadino.
Ecco i numeri della nostra spesa Sanitaria. Nel 2023 il rapporto con il PIL è stato del 6,7%. Nel 2022 era del 6,9%. Una diminuzione... La spesa prevista è cresciuta del +3,8%, però tale aumento è stato annullato da una inflazione al 5%. È previsto che dal 2025 la spesa scenderà al 6,2% del PIL.
Un dato che rende bene l'idea della realtà odierna . Negli ultimi 20 anni sono stati tagliati 80mila posti letto.
Nel 2020 in ospedale, se ne contavano 189mila. 3,18 ogni mille abitanti. Una media tra le più basse in Europa. In media un terzo dei posti letto è gestito da strutture private.
Oggi la sanità pubblica è in continuo peggioramento e lo dimostra l’emergenza presente nei pronti soccorsi ... ma il governo anziché cambiare la gestione e le prerogative a favore dello Stato per fare valere stand di qualità e gestione identica in tutto il territori della Nazione , in conformità con la legge 833 del 1978, fa l’esatto contrario , attraverso due operazion :
1) con la “riforma dele autonomie differenziate” che sta per varare il ministro leghista Calderoli, la sanità pubblica andrà verso il collasso definitivo , attraverso un sistema Sanitario pubblico Nazionale che verrà sostituito da 21 gabine di regia, una in ogni regione ... dove ognuna può fare sostanzialmente ciò che vuole con quelle più forti che opereranno a danno di quelle più deboli ed a favore delle cliniche private;
2) il governo Meloni sta dando il “Colpo di Grazia” al sistema sanitario pubblico nazionale , in quanto Il suo governo ha destinato alla santà pubblica solo 1,9 miliardi in due anni sapendo che 1,4 miliardi serviranno solo per l’aumento del gas ed energia, scegliendo quindi di affossare definitivamente il sistema sanitario Nazionale Pubblico, con nefaste conseguenze per gli Italiani più svantaggiati.
Il nostro SSN che in Europa era tra i più invidiabili, è diventato un disastro e nessuno sta correndo ai ripari. Mancano 30-40mila medici. 100mila infermieri. 180mila operatori.
Vi è una fuga dal servizio pubblico e non si investe più. Le scelte politiche degli ultimi 30 anni sono state in funzione degli speculatori della SALUTE ! hanno favorito la Sanità Privata. ... ed il Ministro Giorgetti al Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini , ha già detto che anche la prossima finanziaria sarà di “lacrime e sangue”
Come sappiamo Il servizio sanitario pubblico , deve prediligere la prevenzione. Meno malattie... Quanto più investe in prevenzione e diagnosi precoci, tanto più risparmia. Curare i malati ha un costo sociale che va poi distribuito su tutti.
Mentre le aziende private in Sanità, cercano di massimizzare il profitto. Hanno bisogno di più malati e malattie. La prevenzione è nemica. Più ti ammali e meglio è per le cliniche private perché più sei costretto a spendere per curarti.
Le finalità sono profondamente diverse, ed è una vera bestemmia, cercare di far profitto, lucrando sulla salute dei cittadini. Tutto questo, è deontologicamente inaccettabile. Ma il sistema capitalistico in cui viviamo non ha nessuna etica ne moralità. La sanità privata , oggi vede ancor più (con le scelte del governo Meloni) una ghiotta occasione per uccidere la prevenzione e fare profitti sulle disgrazie di chi è ammalato .
Dove è carente la Sanità Pubblica, si afferma il Privato. Così oggi stiamo toccando il fondo... con la Sanità Pubblica che continua ad essere depotenziata, e che fa nascere anche il Pronto Soccorso (PS) privato.
Come sappiamo nel PS pubblico, l'assistenza medica prevede lunghe attese. Chi non le conosce? Ed il servizio offerto è spesso frettoloso, perché sono allo stremo a causa di mancanza di personale, con una
eccessiva la mole di lavoro, dovuta ad assenza di investimenti nella medicina nel territorio, che invece è stata smantellata..
Tale fenomeno: Pronto soccorso privato è in espansione al nord, e non è certo un passo avanti. Oggi stanno nascendo sempre più PS privati per i ricchi e quello pubblico per noi poveri cittadini lavoratori e pensionati.
La dove esistono i PS privati, soprattutto al Nord, paghi 149 euro e ti spetta l'assistenza medica da subito, su appuntamento, per codici bianchi e verdi mentre I codici gialli e rossi vengono inviati invece al PS pubblico.
Che fare ?
Non è accettabile continuare con la logica del "medico a gettone .
Occorre aprire le facoltà di medicina uscendo numero chiuso ed effettuare tute le assunzioni di personale medico, tecnico infermieristico necessario;
Occorre aumentare tutti gli stipendi degli operatori della Sanità Pubblica che sono i più bassi d’Europa;
occorre investire oltre che negli ospedali anche nel potenziamento della prevenzione e cura , nei territori;
occorre che i soldi , che attualmente vengono spesi per le armi , che ammontano a 14 miliardi in più all’anno per raggiungere il 2% del PIL come richiesto dagli USA, siano invece investiti nella sanità pubblica.
I fondi per a spesa sanitaria pubblica vanno incrementati e non tagliati !
Ma per fare tutto questo, serve una vera lotta , nei confronti del governo, non solo dei lavoratori dipendenti dalle ASL, ma di popolo affinché la santà pubblica ridiventi quella per cui era nata con la legge 833 del 1978.
Umberto Franchi