LA DESTRA AL GOVERNO PER CONTINUARE LA RESTAURAZIONE LIBERISTA ? CHE FARE ?

di Umberto Franchi - 27/09/2022
ORA CHE IL QUADRO POLITICO E’ MUTATO CON LA DESTRA POST FASCISTA AL GOVERNO COSA FARE ?
 Fratelli d’Italia  che da oggi è il primo partito con il 26% dei votanti, oltre a mantenere la fiamma nel suo simbolo evidenziando uno stretto legame con il fascismo di Mussolini ed il MSI,   è anche l’rede di Alleanza Nazionale.  Tutti i personaggi di spicco che hanno eletto: deputati o senatori,  sono già stati  al potere, assieme alla Lega e a Forza Italia.   Hanno  governato oltre 10 anni con Berlusconi facendo  cose ignobili come il provvedimento di legge liberista tra cui la “legge Biagi” prima causa dello sfacelo del precariato, fatte legge a personam per non mandare in galera Berlusconi, hanno privatizzato i “beni Pubblici” e  tutti settori portanti e le maggiori imprese pubbliche  dello Stato Italiano , hanno depotenziato l’economia con uno sviluppo basato sulla riduzione del costo del lavoro e 1.400 morti sul lavoro ogni anno, hanno privatizzato e distrutto gran parte della sanità pubblica,   hanno  favorito la finanza e la speculazione, molti di loro hanno effettuato e  cimentato la corruzione, hanno sostenuto  l’Europa dei mercanti, anche quando hanno fatto   finta di criticare.
Purtroppo nonostante la Meloni sia stata a lungo al potere  assieme a Berlusconi in veste di Ministra  portando l’Italia  al  disastro attuale  , viene percepita  come quella che vuole fare  gli interessi degli italiani  e non come responsabile della crisi attuale .
La  realtà evidenzia il 36% di astensione dalle urne con il 44% dei voti al centrodestra che non avrebbe la maggioranza in Italia , ma grazie ad una legge infame anticostituzionale chiamata “rosatellum” molto peggiore della “legge truffa del 1953,  modifica radicalmente la rappresentanza in parlamento in termini di seggi. Legge proposta da Rosato ed approvata  dai partiti di centrodestra e centrosinistra nel novembre del 2017  e mai modificata, nonostante le numerose richieste di modifica pervenute da Coordinamento Nazionale Democrazia Costituzionale.
PERCHE’ LA DESTRA HA  VINTO ?
FORSE SAREBBE PIU’ CORRETTO DIRE: COSA HA FATTO LETTA PER PERDERE LE ELEZIONI ?
- ha escluso i 5S dalla coalizione di centrosinistra dicendo: perché Conte  non sposava più l'agenda Draghi, ma ha cercato l'Alleanza con Sinistra Italiana che l'agenda Draghi non l'ha mai votata...  precisando subito che era solo una alleanza tecnica e non politica...;
- ha fatto un accordo politico con i liberisti di Più Europa , ci ha provato anche con  Calenda andando a destra oltre l'agenda Draghi  senza riuscirci ;
- ha candidato nelle proprie liste noti " imprenditori " il Presidente di Confindustria della Campania e quelli di Benevento, economisti come Cottarelli, che non sanno nemmeno cosa significa la parola sinistra;
- ha scelto di  fare un programma politico  solo nelle ultime due settimane di campagna elettorale cercando di mettere qualche cosa di sinistra nel sociale per convincere gli elettori a votarlo... in precedenza sosteneva  che  il programma elettorale del PD era  quello della “Agenda”  del  banchiere Draghi;
 Ora credo che letta agendo come sopra, o è un demente, oppure ha fatto una scelta politica  precisa  spostando ulteriormente il PD al centro in termini liberisti ed atlantista. Ma siccome penso che letta non sia uno stupido ,  è evidente che ha fatto una scelta politica... quindi il congresso del PD e le dimissioni non possono che essere una scelta obbligata e non penso che la maggioranza degli elettori del PD rimpiangerà Letta che non solo ha superato Renzi .. ma pur essendo un democristiano come Renzi... ha anche dimostrato di essere " o un incapace ad analizzare la realtà ed intervenire in modo adeguato ., ed il Pd, è il partito che più di ogni altro esce sconfitto da queste elezioni.
Ma la destra e la Meloni hanno vinto anche per altre ragioni :
Da molti anni un continuo lungo martellamento ideologico, effettuato da mas/media e un vasto ceto di propagandisti ad iniziare dalla Confindustria, economisti ben pagati, mass-media,  assieme alle forze politiche di centro-destra e di centro-sinistra, è servito per fare delle “riforme” economiche e sociali, che in realtà sono state controriforme , mettendo al centro la validità del “libero mercato” nella globalizzazione mondiale, fino a costruire un regime fondato sul liberismo , creando grandi disuguaglianze, spostando immense ricchezze dai ceto medio bassi ai ceti più ricchi, con il 10% di popolazione che detiene il 55% di tutta la ricchezza presente nel nostro Paese ed anche facendo regredire civilmente e culturalmente una fetta di popolo
Le disuguaglianze sono le ferite che marcano il nostro tempo,  (unitamente
 alle guerre) sono le principali questioni politiche del presente.
Le disuguaglianze         definiscono la possibilità di accesso ai servizi di salute e istruzione        economiche, sociali, di genere, di appartenenza etnica. Li troviamo nei territori, nelle fabbriche, nella differenza  di opportunità fra città e aree rurali, tra città e periferie   marginali.
 Sono anche generazionali perché  i nostri figli o nipoti  devono vedersela con la minaccia di una sopravvivenza di breve/medio termine, su questa terra. 
Inoltre Le aziende pubbliche dello stato, i beni pubblici e  molti servizi,  sono stati svenduti a grandi capitalisti privatizzandole, con grave danno per i cittadini che devono pagare di più per ottenere servizi peggiori come nelle ferrovie , luce, gas, acqua, ecc…;
La sanità pubblica  è stata in gran parte privatizzata a favore delle cliniche private e quello che è rimasto non è funzionale al bene fondamentale della cura e prevenzione della salute , ma del profitto;
La maggioranza delle pensioni sono di fame gran parte  dei lavoratori  sono costretti ad andare in pensioni ad oltre 67 anni, contemporaneamente è aumentata la disoccupazione ,  diminuiscono di poco quelli iscritti al Centro per l’impiego ed aumentano quelli inattivi che non si rivolgono più ai Centri per l’Impiego perché non credono ad un possibile lavoro tramite il Centro,  con quella giovanile al 35%;
Oggi,  oltre ai disastri sociali creati dalle politiche liberiste,  ed una   prospettiva di “lacrime e sangue”  dovute all’aumento del gas, , tariffe prezzi....abbiamo anche una regressione culturale e civile... ed in questo contesto siamo in presenza di un pezzo di Italia,  che vive una notte profonda ,  con una parte di essa  incarognita, poco politicizzata ,  non più capace di ragionare su un progetto “alto di cambiamento” ...    ma che mette   al centro  delle   proprie paure  “la pancia”... individuando i nemici nei  migranti, nei  soggetti più deboli, nelle diversità civili... recependo con facilità le cose dette dalla Meloni pensando erroneamente che esse siano indirizzate  contro  chi governa ... ed il PD con la “sua agenda Draghi”  è stato  percepito come facente parte del sistema di governo ...  o come un partito  che ha perso la sua identità.
Esiste inoltre  anche un ceto popolare che nel passato ha votato a sinistra ma che è profondamente deluso e stanco dalla sinistra rappresentata dal PD e dalle divisioni presenti nella miriade di partiti che si presentano alla sinistra del PD... e  stanchi di tutto ciò ,  una parte di essi non va più a votare (il 36%),  altri che potevano votare “Unione Popolare” hanno preferito    votare   i 5S  per essere sicuri che andavano in parlamento.
LA DESTRA  HA VINTO COSA AVVERRA ?
 Avverrà questo :
-Cercheranno di fare la Flat Tax : significa che i ceti subordinati, gli operai , poveri ... continueranno a pagare sostanzialmente le stesse tasse che pagano ora, mentre ai ricchi gli verranno ridotte fino all'80%;
- a causa delle mancate entrate dovute alla riduzione delle tasse ai ricchi, lo stato spenderà meno per la scuola, i servizi, la sanità  con ulteriori gravi disagi ai ceti medio/bassi;
- cercheranno di fare  l'autonomia regionale differenziata , con il collasso definitivo della sanità pubblica con gravi danni ai ceti poveri e subordinati e a tutto vantaggio della sanità privata ;
- cercheranno di cancellare  il reddito di cittadinanza, mettendo alla fame milioni di poveri;
- cercheranno  una involuzione autoritaria con la modifica della Costituzione dicendo che essa è vecchia di 70 anni, ma in realtà vogliono  e la Repubblica presidenziale, come forma più decisionista ed autoritaria rispetto alle prerogative del Parlamento;
- ci sarà  il tentativo (senza riuscirci) di bloccare nei porti di partenza i migranti e togliendo loro ogni diritto, ma con il solo risultato di allargare la marea   dei rifugiati clandestini sfruttati nel lavoro senza assicurazione e salari decenti, a causa del fatto che perderanno tutti i diritti;
- cercheranno di contro-riformare  ulteriormente la legge sulla  giustizia , dando la garanzia ' ai ricchi di non andare mai in galera con la prescrizione... ed abolendo la possibilità di appello per coloro che vengono assolti in prima istanza;
- ci sarà una perfetta intesa con la Confindustria alla quale garantiranno "libertà d'impresa" senza vincoli legislativi (senza lacci e lacciuoli)  ne controlli dei servizi ispettivi nei luoghi di lavoro, nonché  l'energia nucleare e la manodopera a basso costo;
- continueranno nella politica atlantista con asservimento agli USA e con l'invio delle armi in Ucraina;
- ci sarà un aumento delle bande fasciste che con slogan xenofobe, omofobe e nazionaliste potrebbero spingere  allo scontro di piazza... con qualche provocazione alle sedi della CGIL.
Tutto qua.... ma non è poco.
ORA CHE IL QUADRO POLITICO E’ MUTATO CON LA DESTRA POST FASCISTA AL GOVERNO COSA FARE ?
Occorre capire che se  l’Italia è al disastro attuale,  è perché in merito alla qualità dello sviluppo economico e sociale ai servizi, all’ambiente , il Centrodestra ed il Centrosinistra hanno si litigato ma finendo sempre per fare le stesse cose e per cambiare  radicalmente non basteranno certamente i provvedimenti intrapresi con l PNRR.
In questo quadro di riferimento a mio parere è necessario  che la sinistra “di classe” esca  “dal  cretinismo parlamentare” , perché la crisi economica e sociale ed anche sanitaria peggiorerà,  ampliando l’emergenza sociale con l’aumento della povertà anche in fasce che mantengono un lavoro, la precarizzazione del lavoro, la frantumazione del lavoro , i disastri ambientali, la distruzione di parte dei territori... e quindi occorre tornare nei territori, nelle fabbriche, nelle scuole, nelle piazze,  ed essere “come pesci nell’acqua del popolo” cercando  di divenire egemoni culturalmente rispetto alle lotte sociali che vanno proposte e sviluppate... crescendo politicamente  assieme al popolo ... ed allora la sinistra può unificarsi ed avere risultati eccellenti come è successo in Francia con Mèlenchon e la sinistra Nupes ;
Ma in questo contesto il sindacato cosa  fa ?
Da molti anni Il potere di contrattazione dei sindacati è stato limitato, gli scioperi sono diventati molto rari...  i sindacati nella nuova realtà sociale, fanno assistenza e non contrattazione ... gestiscono le ricadute negative sui lavoratori  delle scelte fatte dalle imprese e dai governi...  e l'aver fatto a suo tempo uno sciopero finto di 4 ore contro la riforma pensionistica di Fornero e nessun sciopero contro l’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori è una vergogna  !
Questo  quadro sociale radicalmente peggiorato, indipendentemente da chi è al governo del Paese,  impone anche  al sindacato di doversi riprogettare nelle rivendicazioni economiche con richieste ingenti di almeno il 30% sui salari e sulle pensioni medio/basse.  
 Il sindacato deve inoltre occuparsi anche e soprattutto dell’abolizione delle leggi che permettano il lavoro precario della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro risanamento delle aree urbane, della mobilità collettiva, del suolo.
Deve riorganizzare la propria struttura per essere presente nei territori ed in tutti i luoghi di lavoro , per sviluppare   le lotte articolate e generali    senza più forme concertative con governi e padronato, ma ritrovando la via del conflitto ritornando alle proprie radici di classe ... e la CGIL sta facendo il suo Congresso.
E’ in questo contesto Il sindacato, deve cercare di tornare a misurarsi con le controparti sul tema del “cosa produrre, come produrre, per chi produrre”  quindi misurarsi sul tema della grande transizione ecologica a partire dalle centralità del lavoro e della sua trasformazione.
Umberto Franchi

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