Nel marzo 2025, la Meloni ha sferrato un attacco inaudito al “Manifesto di Ventotene” di Spinelli, che a pieno titolo può considerarsi l’araldo di un’Europa democratica, non più condizionata da nazionalismi e dittature dopo la sciagura della seconda guerra mondiale, ad opera di fascisti e nazisti.
I fatti del presente, coincidenti con la presidenza Trump e la spiccata e la manifesta sudditanza della premier italiana verso gli USA, adesso ben capiamo il senso dell’attacco di quest’ultima verso il succitato Manifesto. In fondo non è che l’attacco all’attuale Europa. Europa, che pure con i suoi limiti e imperfezioni, non è congeniale ad un autocrate come Trump, che lo ha messo anche per iscritto, affermando che i suoi stati europei di riferimento sono quelli sovranisti, a partire dall’Italia.
Quando la Meloni si atteggia a grande statista e dice di mediare tra Europa ed USA, ella non è altro (metaforicamente parlando) che il braccio armato di Trump nel vecchio continente.
Sono temi così importanti che riguardano il futuro di noi tutti e della democrazia il contrario della democratura americana e meloniana e che dovrebbero far riflettere sulla qualità di questa destra estrema che ci governa ed è assolutamente pericolosa per la sorte della democrazia, quella vera non il suo surrogato!
Lino D’Antonio


