Non si era mai vista una simile intrusione, una simile confusione di ruoli. Ma c’era da aspettarselo da uno come De Luca, pervaso come non mai da un vero e proprio delirio di onnipotenza, che in varie parti del mondo, ( vedi USA), sta animando i campioni dell’antipolitica, che pensano di poter stravolgere le regole del gioco democratico.
E tale è De Luca, un antipolitico, che pure conosce le astuzie della politica politicante. Del PD, lui ne fa un gioco indegno, tenendo questo partito stretto in pugno e ricattandolo di continuo. Si ignora come potrebbe intercedere con il governo centrale a favore di Napoli, se non con l’ingiuria ed il ricatto. Speriamo che alla fine prevalga il buon senso dei napoletani contro questa inammissibile “OPA salernitana” sulla nostra città da parte di uno che non l’ama per niente e che vuole solo assoggettarla, non avendola in alcun modo aiutata nella passata legislatura. E che ha il coraggio di proporre a sindaco di Napoli il suo camerlengo perfetto, lo scialbo e ubbidiente Umberto De Gregorio, già trombato nelle elezioni comunali del 2011 da capolista PD.
Cosa rende così urgente l’intervento di De Luca circa il futuro sindaco della città? C’è da pensare al peggio, guardando al sistema e al progetto Salerno, secondo il modello di una cementificazione avvenuta colà senza controllo e spesso inutile, cioè ad una nuova edizione di “Mani sulla città”, a partire dall’ex area siderurgica di Bagnoli.
Ripeto, nessun progetto innovatore e progressista per Napoli, da parte di uno che la disprezza e pubblicamente ha dichiarato che i napoletani sono geneticamente ladri. Senza ombra di dubbio troverà dalla sua palazzinari, affaristi vari, i soliti residui della malapolitica, i galoppini di ogni ordine e grado, nonché la mala stampa locale, assoggettata agli interessi dei proprietari delle varie testate!
Lino D’Antonio