- Una questione fondamentale del pensiero liberale dominante durante la pandemia di covid legata alla crisi sanitaria ed economica, riguarda la contraddizione esistente tra le libertà degli individui e la sicurezza che lo Stato deve garantire ai suoi cittadini;
- molte persone da destra e da sinistra che si autodefiniscono “negazionisti” ... hanno manifestano in Italia con l’ex generale Pappalardo , così come a Berlino e a Londra, contro alcune misure restrittive per limitare il contagio prese dai governi, come il confinamento in casa della popolazione, l’uso delle mascherine, il distanziamento sociale, tracciabilità , nonché il blocco selettivo delle attività economiche e dei servizi ... ,
- Essi pensano che il covid sia una bufala pianificata a tavolino per dare una stretta alle libertà individuali... credono che ci sia “un controllo sociale paragonabile all’orwelliano 1984.. evidenziano una concezione ideologica sui rischi di accettare i limiti alla libertà personale , come fattore pericoloso in quanto, secondo loro, limitare le libertà individuali, renderebbe il popolo potenzialmente , strumento a favore di disegni coercitivi o finalizzati a carpire il loro consenso.
MA E’ COSI?
- Personalmente, credo che la dialettica tra “libertà e sicurezza” tra individuo e Stato”, sia un classico mistificatorio, della teoria liberale ... in quanto la sicurezza è la condizione necessaria per l’esercizio della libertà ... e quando la ricerca scientifica non solo di Paesi capitalisti , ma anche di Nazioni come Cuba, Cina, Vietnam, Russia, Venezuela... appura l’esistenza della Pandemia ... non si può ne chiudere gli occhi e fare vista che non esista... e nemmeno da una parte chiedere ed esigere che i governi, lo stato facciano prevenzione contro la minaccia del Covid e dall’altra negare la pandemia e vedere le misure finalizzate a prevenire come una minaccia alla propria libertà;
IN REALTA’ LE MANIFESTAZIONI NEGAZIONISTE SONO FIGLIE DELLA CONCEZIONE LIBERAL/LBERISTA DEL MONDO E NON IL CONTRARIO
- Infatti, secondo la teoria liberale, una società può essere definita “democratica se è “aperta” al primato degli individui o a “gruppi organizzati della società civile”, rispetto invece al ruolo dello Stato... che lo si vorrebbe fosse solo “al minimo” ... delegando appunto agli individui ed alle associazioni (gruppi) soprattutto padronali le scelte da fare in ogni campo, attraverso la libertà individuale e di impresa ... ;
- Questa teoria viene esplicitata soprattutto nel campo economico , dove secondo loro, “l’imprenditore”... è un singolo che con la sua libertà il suo ingegno individuale creerebbe ricchezza per tutti e la libertà di tutti...
- Costoro pensano che quanto più il mercato è libero di agire in tutti i campi compreso la sicurezza e la sanità... ed è in mano a privati, tanto minore è lo spazio per il potere politico e per lo Stato di limitare le libertà... per cui anche le manifestazione dei negazionisti sono funzionali a questa teoria !
- Oggi vediamo, operare con forza (durante la pandemia d covid) i liberisti Italiani, da Colao a Bonomi, da Berlusconi alla famiglia Agnelli , ecc... sono all’attacco del ruolo dello Stato, delle regole, delle normative, dei contratti di lavoro... costoro pensano che la libertà di fare tutto ciò che vogliono in economia sia anche la condizione per poter fare esistere una libertà politica , civile e culturale ed individuale... che naturalmente sarà sempre al loro servizio.
- Come non vedere che in Italia all’inizio dell’epidemia di coronavirus abbiamo assistito ad una cordata editoriale/imprenditoriale guidata dalla “Stampa” di Torino che contestava la drammatizzazione della pandemia , la chiusura delle attività non essenziali, evidenziando i danni alla reputazione delle loro imprese nella catena delle forniture Europee e globali... ?
- Questo è un esempio di come possa prendere corpo una coalizione tra grandi gruppi privati , ambiti politici, editoriali e piccola borghesia della produzione e dei servizi ed individui ... Come non vedere che le pressioni da loro esercitate hanno portato a non considerare subito la chiusura di alcune zone industriali contaminate con conseguenze tragiche sulle popolazioni ?;
- Ma come non vedere che oggi l’attacco della Confindustria di Bonomi al governo ed ai sindacati è finalizzato a togliere ogni diritto a chi lavora, a voler fare lavorare solo in modo precario, flessibile e frantumato, a voler legare i salari solo alla produttività individuale.?;
- Che differenza c’è tra i caporali che tengono sempre più persone schiavizzate come nei ghetti delle campagne non solo meridionali ? e il presidente della Confindustria Bonomi, che ricatta tutto il paese minacciando un milione di licenziamenti se non verranno definitivamente distrutti i contratti ?
Ecco credo che chi in buona fede oggi si dice negazionista e scende in piazza con la destra liberale/liberista, dovrebbe riflettere attentamente !
Le proteste, gli scioperi, le lotte , sono necessarie nelle piazze, nelle fabbriche, nei territori , ma vanno indirizzate nel “verso” giusto.... per fermare i disegni di Bonomi e la sua criminalità imprenditoriale... per una svolta politica a favore del lavoro e contro il mercato, il profitto, il potere d’impresa (individuale e di gruppo).
L’opposto insomma di ciò che si è fatto e si continua a fare sinora... I padroni ed i loro complici cominceranno a capire che l’aria è cambiata, non quando si protesta con Pappalardo, ma quando saranno abolite la vergogna delle leggi come il Jobsact , la legge 30, e la Bossi Fini ed imposto l’incremento generalizzato degli stipendi e pensioni, la riduzione degli orari a parità di salario, il ritorno del ruolo dello Stato forte nella gestione dell’economia e dei servizi.
Altro che “la pandemia non esiste”....
Umberto Franchi