25 aprile 1945- 25 aprile 2025 - 80 anni di Libertà

di Barbara Fois - liberacittadinanza.it - 25/04/2025
Questo potrebbe essere l’ultimo 25 aprile da festeggiare in pace e democrazia.

Mala tempora currunt, tempi terribili questi, Il mondo sembra impazzito e immemore di quel che è successo un secolo fa, quando imperversavano i regimi fascisti in tutta europa. Oggi è perfino peggio perché ci sono strumenti tecnologici assai più avanzati e in grado di intercettare ogni nostro pensiero, parola e azione e coartarlo, e punirlo, e stravolgerlo, e cancellarlo. Oggi che il potere è tutto nelle mani di pochi straricchi, ignoranti, razzisti, prepotenti e ignobili. E non c’è nessun posto al mondo in cui la democrazia abbia ancora spazio e la possibilità di dare asilo e conforto. E la voce del papa si è spenta. L’unico rimasto contro la guerra e in difesa dei migranti e delle vittime della violenza. Un papa illuminato, quanto può esserlo un papa e con radici gesuite per giunta, ma insomma umano e non bigotto. Ma chi lo seguirà? Sabato sarà ai suoi funerali anche Trump, ma non certo per omaggiarlo. Sarò sospettosa, ma io credo che verrà qui per affari e per spingere il suo candidato, il suo amico cardinale Burke, a cui papa Bergoglio aveva tolto alloggio e stipendio. Un personaggio infimo come il suo amico Trump, che lo ha definito un difensore dei valori tradizionali della Chiesa.  Raymond Burke è arcivescovo di St. Louis, fu chiamato a Roma dall'allora Papa Benedetto XVI, anche lui conservatore convinto. Burke, no vax sicuro, si è anche sempre detto contro le comunità LGBTQ+, contro il divorzio e contro l'aborto. Come non bastasse, si è parlato di lui anche per la passione per gli sfarzi, "qualità" che lo mette in netta contrapposizione a Bergoglio. Ha spesso infatti indossato uno strascico lungo 12 metri e i gioielli su di lui sono sempre stati esibiti bene in vista.

Ma qualcuno forse si chiederà che c’entra questa divagazione sul papa, parlando del 25 aprile. C’entra, perché questo governo di fascisti ha colto l’occasione per allungare il lutto in modo che l’anniversario della Liberazione venisse inglobato nel lutto e nell’attesa dei funerali del papa, così da smorzarne i toni. Tanto è vero che il ministro Musumeci ha consigliato di festeggiare l’anniversario con “sobrietà”. E chi siamo noi, i Leghisti al raduno di Pontida? O i fascisti a Predappio? Eppure a loro nessuno ha chiesto sobrietà e invece ce ne sarebbe stato proprio bisogno!

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Sono passati 80 anni e ormai di coloro che combatterono per liberarci dai nazifascisti non resta quasi nessuno, nel frattempo la sinistra si è sfigurata, snaturata, smarrita, ridotta a piccoli gruppi litigiosi e inetti. Chissà cosa avrebbero detto quei partigiani che rischiarono la vita contro il fascismo, se avessero visto come il fronte progressista si è spappolato e come la sinistra è diventata. Eppure stamattina la gente è uscita di casa lo stesso per andare alla manifestazione, anzi: molta di più degli anni passati, anche persone che da anni non partecipavano più e non andavano nemmeno a votare. Persone che hanno sentito il bisogno di esserci, al di là del fatto che siano deluse dalla sinistra in generale. Gente che ha capito che l’Aventino fu un terribile errore allora e lo è anche adesso. Dunque dobbiamo accendere un cerino di speranza? Crediamoci almeno un po’, anche per rispetto per quelle donne e quegli uomini che 80 anni fa hanno dato la loro vita per la nostra libertà.

Buon 25 aprile a tutte e tutti.

Barbara Fois

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