Mentre la convention Democratica si è svolta secondo criteri di sicurezza anticovid, con interventi sul web, quella Repubblicana, sia pure aperta a solo poco più di 300 persone, si è svolta senza mascherine e distanze di sicurezza, è durata 3 giorni e ha visto una continua esibizione di Trump e dei suoi più stretti familiari. Tutti a incensare un uomo che di grande ha solo la spocchia e che non ha bisogno di turiboli altrui, visto che si glorifica di continuo da sé. E spara balle a raffica, condendo di numeri improbabili i suoi sproloqui. Ricorda il cavaliere quando con una faccia di tolla incredibile enumerava i propri meriti di cose mai fatte. Evidentemente il “format” è lo stesso…
Cosa ha promesso il ballista dell’anno? Cose da lasciare a bocca aperta: per cominciare 10 milioni di posti di lavoro in dieci mesi e un milione di nuove piccole imprese; poi un vaccino anti Covid entro la fine dell’anno e ritorno alla normalità nel 2021. Poi minacce: guerra aperta alla Cina, responsabile secondo lui della pandemia, con agevolazioni fiscali alle aziende che interrompano i rapporti con essa. E ancora: dazi per chi penalizza l’America, sostegno alle forze di polizia, offensiva contro gli estremisti di sinistra e pugno duro contro l’immigrazione illegale. I delegati applaudono e Trump promette: “andremo su Marte!!”. Nessuno si è sganasciato dalle risate e questo è un segnale davvero inquietante, quanto il suggerimento di Trump ai suoi sostenitori che in coro gridavano “four more years”, cioè altri quattro anni: “Se li volete davvero fare arrabbiare dite ‘twelve more years’ e il coro ripete pedissequo ‘altri dodici anni’. Ecco qual è il vero obiettivo di quel narciso fuori di testa! Evidentemente vuole cambiare la Costituzione! E intanto, nonostante l’assenza di personaggi importanti come George W. Bush e il candidato del 2012 Mitt Romney, Trump è il candidato ufficiale del Partito repubblicano. Diversi analisti politici americani commentano sui media che i repubblicani “non sono più un partito, ma una setta”, e che la convention è solo un festival di famiglia, indice d’un partito ostaggio di Trump. Infatti oltre a Donald jr., il primogenito, abbiamo visto sfilare Ivanka, la consigliera, poi naturalmente la first lady Melania, ma ci sono pure Eric, il terzo figlio dalla prima moglie Ivana, e Tiffany, la figlia nata dal matrimonio con la seconda moglie Marla. E non manca nemmeno la nuora Lara Trump, produttrice televisiva e moglie di Eric. Per lui dunque questa è pure l’occasione , come dice qualcuno, “per insediare una nuova dinastia nel salotto buono della politica americana, accanto ai Kennedy, ai Bush, ai Clinton.”
Ma non tutta la sua famiglia lo ama. Certamente infatti lo disprezza la nipote Mary (figlia di suo fratello maggiore Frank, morto anni fa) e autrice di un libro velenoso su suo zio ("Too Much and Never Enough", cioè “Troppo e mai abbastanza”, col sottotitolo Come la mia famiglia ha creato l'uomo più pericoloso del mondo, che ha venduto quasi un milione di copie solo nel primo giorno di vendite, resistendo a lungo in testa alla classifica dei libri più richiesti su Amazon) e nemmeno dalla 83enne sorella Maryanne Trump Barry, giudice di Corte d’Appello federale in pensione. La nipote Mary ha registrato ben 15 ore di confidenze di sua zia e poi le ha date al Washington Post, che ovviamente le ha condivise coi suoi lettori. Il quadro che ne vien fuori è davvero sconsolante, ma non sorprendente, conoscendo il tipo: la sorella gli faceva i compiti e il test d’ammissione all’Università glielo fece un’altra persona. Come spesso ricorda lui stesso, Trump studiò alla Wharton Business School della University of Pennsylvania, che definisce «la miglior scuola del mondo» e «un posto da super geni», peccato che il test d’ingresso l’abbia fatto un altro!
Del resto Mary Trump parla dello zio come di un uomo che pratica «l’imbroglio come stile di vita». La sorella di Trump, dal canto suo, critica il presidente per la separazione delle famiglie degli immigrati: “tutto quello che vuole è far presa sulla sua base. Non ha alcun principio. Nessuno, nessuno. E la sua base, se fosse davvero religiosa, vorrebbe che aiutasse la gente, non fare quello che fa”. L’ex giudice si lamenta anche per il modo di fare del fratello: “i suoi dannati tweet e le sue maledette bugie, o mio Dio” ed anche “il cambio delle storie, la carenza di preparazione...”.
Ad un certo punto la Barry dice alla nipote: “E’tutto ipocrisia e crudeltà. Donald è crudele, bugiardo e senza principi”. Quando Mary Trump le chiede che cosa ha realizzato Donald da solo, la zia le risponde: “ha cinque bancarotte” alle spalle. L’ex giudice ricorda poi che al funerale del padre “Donald fu l’unico che non parlò di lui”, dilungandosi sui propri successi.“Non voglio che nessun dei miei fratelli parli al mio funerale. E questo è per Donald e per quello che ha fatto al funerale di papà”. In famiglia, finora, solo Mary Trump aveva criticato il presidente, definendolo nel suo libro “inadatto a governare e pericoloso per il Paese”.
Va be’ anche senza le testimonianze di nipote e sorella, ci eravamo accorti da soli di chi fosse il presidente USA, ma queste testimonianze, di persone così vicino a lui, sono davvero un motivo di preoccupazione in più.
Comunque che sia un bugiardo patologico lo dicono i fatti. Ad esempio: riguardo alla pandemia nel suo paese minimizza i numeri, che sono nella realtà ben diversi: secondo i dati della Johns Hopkins University, aggiornati alla mezzanotte di ieri sulla East Coast, il Covid ha complessivamente fatto negli Usa quasi 5.740.000 contagi e oltre 177.250 decessi.
Altra balla colossale, ripetuta anche dai relatori della convention, è che in America non ci sia razzismo e mentre lui e gli altri ribadivano questa menzogna evidente, altri poliziotti sparavano a un afroamericano nella sua auto e sotto gli occhi dei suoi tre figli, senza che - nel filmato di un testimone - appaia un apparente motivo. Intanto ospiti speciali alla convention e fra le stelle della serata spiccava la coppia dei coniugi McCloskey, suprematisti bianchi, che a St.Louis, Missouri, puntarono le armi contro i manifestanti di Black Lives Matter.
Trump deve registrare la defezione non solo di alcuni dei suoi familiari, ma anche dell’ultimo esponente del suo team delle elezioni Usa 2016 rimastogli vicino: Kellyanne Conway, che lascerà la Casa Bianca a fine mese, ufficialmente perchè vuole concentrarsi sui suoi quattro figli.
Nonostante tutto questo ce la farà a vincere? Speriamo di no, anche se ha ragione sua sorella: tutto quello che Trump vuole “è soddisfare la sua base elettorale, non ha nessun principio, nessuno”. E la base di Trump è il peggio del peggio del suprematismo bianco, razzista, omofobo, misogino e incolto. Se Atene piange, come si dice, Sparta non ride: anche noi abbiamo qualche problema coi razzisti, omofobi, misogini e incolti nostrani. Sembra che non ci sia in giro solo il virus del Covid, ma un virus più antico, potente e terribile: quello dell’ignoranza arrogante.
Barbara Fois
Riferimenti e approfondimenti
https://www.ilpost.it/2020/07/08/mary-trump-libro-too-much-and-never-enough/