MA QUALE EUROPA?

di Citto Leotta - liberacittadinanza.it - 31/01/2024
Che Unione Europea è mai questa, se non riesce a ottenere nemmeno la parità di trattamento per i cittadini degli Stati (di diritto, per definizione) che la compongono?

Solo la ribalta televisiva mondiale, con la detenuta incatenata e al guinzaglio, ha fatto sì che il governo italiano muovesse qualche timido e balbettante passo (" Nel rispetto di", "senza voler interferire in") per invocare rispetto dei diritti giudiziari e umani, nei confronti di Ilaria Salis, la maestra milanese detenuta da un anno in Ungheria in condizioni disumane per un molto presunto pestaggio ai danni di alcuni neonazi durante l'annuale "Giornata dell'Onore", che celebra ogni anno le truppe naziste tedesche e ungheresi che resistettero "eroicamente" nel '44/45 all'Armata rossa durante l'assedio di Budapest.

Da un anno Il padre della Salis, povero cristo, bussa alle porte diplomatiche e istituzionali del Paese senza ricevere lo straccio di una risposta, fosse anche un "le faremo sapere". Almeno quattro volte, a suo dire, l'ambasciatore italiano a Budapest ha avuto modo di vedere Ilaria e le condizioni umane in cui era detenuta, senza fare un plissè.

Non credo che il diplomatico non abbia informato la catena gerarchica dei suoi superiori, fino al Ministro degli Esteri e alla Premier (peraltro già inutilmente sollecitati da Salis). Come mai questa condotta colpevolmente omissiva ed omertosa da parte del nostro governo di "destra-destra"? È lecito pensare che trattandosi di una "zecca comunista" non abbiano voluto scomodare l'amico Orban in sua difesa? O che non lo abbiano voluto innervosire alla vigilia delle elezioni europee, essendo FdI sponsor dell'ingresso di Orban nel gruppo dei Conservatori europei?.

Che Unione Europea è mai questa, se non riesce a ottenere nemmeno la parità di trattamento per i cittadini degli Stati (di diritto, per definizione) che la compongono?

Resto un fervente (e deluso) europeista, ma una Federazione che non ha saputo, o meglio voluto, dotarsi di una Costituzione sovraordinata alle leggi e ai regolamenti, non potrà mai avere né una matrice ideale comune, né un futuro di pace e di democrazia, come sognavano i suoi Padri Fondatori.

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