MA QUALE GUERRA!

di Citto Leotta - liberacittadinanza.it - 06/02/2025
Chi ha a cuore la difesa della Costituzione e il valore della Giustizia non può non essere al fianco dei Magistrati

Il segreto delle panzane (o fake, come si chiamano oggi) è che a furia di ripeterle, ci si comincia a credere davvero. Per quello che può valere la mia opinione, sento il dovere di esprimerla con forza: nonostante il tam-tam dei media mainstream, dal ventennio berlusconiano in avanti, non vi è alcuna "guerra" o "scontro" tra politica e magistratura. Vi sono solo classi politiche, come questa destra di governo, che non tollerano il fatto che la Democrazia Costituzionale si regga sull'equilibrio dei poteri: in particolare che il  potere giudiziario, la Magistraura, sia indipendente da quello esecutivo.

 È molto semplice: i giudici, stante l'obbligatorietà dell'azione penale, perseguono i reati quando ne vengono a conoscenza. E poiché non siamo nella "Fattoria degli Animali" di Orwell, non vi sono animali "più uguali degli altri", ma sono tutti (o tutti dovrebbero essere) uguali davanti alla legge.

 Certo, non tutti i magistrati (così come avviene in tutte le categorie) sono irreprensibili: ci sono i corrotti, i pavidi, gli arrivisti. Ma sono un'esigua minoranza. Credo che il sistema giudiziario sia essenzialmente sano.

 I politici che vorrebbero, diciamo così, "un occhio di riguardo" verso la loro categoria da parte dei magistrati e che vorrebbero, diciamo così, essere "liberi di lavorare", perseguono questa (in atto eversiva) finalità in due modi:

1) "fuggendo" dai processi (nel caso di B. creando leggi ad personam che li traggano in salvo)

2) cercando di stravolgere la Costituzione con norme speciose (separazione delle carriere, abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale) che mirano a dividere i magistrati e a sottometterli al potere politico.

 Chi ha a cuore la difesa della Costituzione e il valore della Giustizia non può non essere al loro fianco.

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