Non so se valga più la pena scrivere del PD anche se rappresenta l ultimo brandello meno a destra in questo sgangherato e scriteriato parlamento.
Tuttavia pure restare zitti è difficile perché non si può assistere - senza provare insopportabile irritazione - al continuo scivolamento nel ridicolo dei dirigenti, dei cortigiani, dei comprimari e dell' intero apparato di quella che dovrebbe essere l opposizione ai reazionari.
È vero tutta la politica italiota annaspa nel nulla ed appare sempre più grottesca trascinata in basso dal peggior aggregato di mezzeseghe si sia mai visto governare, ma in questo delirio di inutili polemiche e titaniche minchiate proprio il PD, sempre piu vacuo e impotente, svolge un ruolo centrale.
In un momento come questo di grande complessità internazionale e di estrema debolezza sociale interna non si può vedere quello che resta della opposizione agitarsi scompostamente per il trattato di Ventotene. Con tutto il rispetto per quel testo fondante.
Un documento scritto ere geologiche fa da Spinelli e Rossi due personaggi straordinari che non meritano di essere trascinati nel blob fangoso di questa ridicola polemica tra scorfani.
L' unica cosa che mi sento di osservare in proposito è semplice ed ovvia, come di solito le mie. Bisogna scegliere da che parte stare e poi agire coerentemente.
Non si può considerare il documento di Ventotene come faro politico nella costruzione dell'Unione Europea.- tanto da correre in immediato pellegrinaggio riparatore e simbolico - e contemporaneamente riconoscersi in questa UE guerrafondaia, incapace, diseguale e corrotta.
E che diamine!! La Von der Layen sta ad Altiero Spinelli come un rutto ad un coro gregoriano.
È cosi evidente l'assimetria valoriale e la differenza politica che citare le abissali differenze risulterebbe offensivo.
Nella sua eterna crisi di idee e di identità il PD ha prima organizzato una grottesca ed anche vergognosa manifestazione di sostegno al potere dominante, subito dopo ha abboccato all'ennesimo gancio della sora Giorgia, quest'ultimo così tanto evidente che l' ha capito anche Nicola Porro, ed infine ha marciato compatto verso l' ennesimo suicidio politico.
Diciamo una ovvietà: se fossero ancora vivi Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, dopo aver rapidamente preso contatto con la storia recente della UE, diciamo dal massacro della Grecia al riarmo , prenderebbero a pedate nel sedere tutta la segreteria del PD ed i vari giornalisti di contorno. Per non aver votato e per non essere stati sempre e coerentemente contro
Ha ragione Meloni, quella Europa non è la sua, ma non lo è nemmeno della attuale classe dirigente UE. Quella Europa non esiste. E gli attuali politici farebbero meglio a tenere le loro mani mollicce ed unte ben lontane da un testo nobile che appartiene a tempi diversi, tanto duri quanto veri, come vera e dura è la lotta, l' ideologia. La speranza.
Nel momento più imbarazzante di tutta questa imbarazzante e sbilenca vicenda chi sbuca fuori con un tempismo formidabile? Lui il padre nobile, Romano Prodi. E quando mai.
Personalmente non sono stupito che si sia comportato in modo tronfio, con la solita ingiustificata boria, trattando dall' alto in basso una giovane giornalista. Nemmeno mi stupisce che abbia prima mentito e poi smentito. L'ho sempre visto per quello che è, un democristiano di seconda linea volato in alto per quello scoppio di tombini che fu mani pulite.
Tuttavia ho trovato indisponente quella sua macchietta con tanto di vocine artefatte e tirate di capelli. Evidente e fastidioso mostrarsi del solito vecchio italiota che si permette non richieste confidenze.
Nel quadro dell' annaspare senza idee di questo partito ecco ricomparire Franceschini. L'ennesimo democristiano del PD . Costui propone una legge urgente, prioritaria e coerente con i bisogni e le necessità del Popolo: dare ai figli il cognome della madre per riparare al torto subito dalle Donne. Ora è ben noto quanto Franceschini si adoperi in questa direzione. Ha fatto di tutto per recuperare il gap di reddito femminile nelle famiglie , a cominciare dalla sua. Per questo fece candidare e poi eleggere sua moglie. E io che avevo pensato male!
Sulla proposta del Franceschini ho una piccola considerazione: è banale ed è secondaria, non è cambiando cognome che si risolve lo sfruttamento della componente femminile. John Lennon cantava 50 anni fa "Woman is the nigger of the world". Il capitalismo sa bene come guadagnare dall'emarginazione. La sfrutta.
Perché invece di quella gazosa da oratorio Franceschini non propone un disegno di legge per la parità salariale aldilà del genere. LGBT maschio femmina o quant'altro una Persona si senta, liberamente, di essere. Nella vita privata e nel mondo del lavoro. Senza discriminazioni di genere, di colore, di religione.
Non lo fa perché Franceschini è il solito democristiano, papista e baciabanchi.
Per gente come lui o Letta o Prodi o Renzi, può sembrare molto rivoluzionario proporre il cognome materno e forse nel 1965 sarebbe stato anche un temino interessante. Ma ora è solo ridicolo. Assolutamente ridicolo.
Siamo in un tempo drammatico.
La diseguaglianza ha raggiunto l' assurdo: 16 individui detengono la ricchezza di 4 miliardi di essere umani.
In Italia piangiamo una continua strage nei luoghi di lavoro. Nelle periferie, lungo le strade senza sole tra palazzoni inquietanti immigrati senza speranza si scontrano con i locali senza futuro in una guerra tra poveri. Gli anziani sono abbandonati, i giovani non hanno prospettive e abbandonano gli studi. I salari sono precipitati , il 20% degli italiani è in stato di povertà. I diritti individuali sono minacciati. Stiamo per spendere miliardi in armi buttando tutto questo e tutto il resto in secondo piano.
E il PD che fa? Come si batte? Come intercetta le necessità sociali? Cosi: va a Ventotene, fa le marcette pro UE, cambia i cognomi.
Non ci son parole abbastanza feroci per descrivere il disgusto che sento.