L’attivismo narrato

di Salvatore Izzo - 30/11/2025
L’opera letteraria di Laura Tussi tra nonviolenza, memoria e giustizia sociale.
La pace e la nonviolenza rappresentano da sempre gli ideali più profondamente sentiti e praticati dagli attivisti in ogni parte del mondo. Lo testimonia l’opera di Laura Tussi, giornalista, scrittrice e divulgatrice che, attraverso decine di libri, racconta e continua a raccontare le molteplici esperienze concrete in cui l’ideale della pace prende forma nella realtà, mettendo al centro il valore dell’amore e dell’amicizia universale.

Insieme al compagno di scrittura Fabrizio Cracolici, Laura Tussi ha pubblicato, nell’arco di dieci anni, ventisei libri con Mimesis e altre case editrici: un’opera vasta e coerente, dedicata alla costruzione di un mondo più giusto, solidale e nonviolento.

All’interno della sua importante produzione saggistica, Tussi ha curato numerosi volumi di studiosi e autori accomunati da un forte legame umano e intellettuale, dalla stima reciproca e dall’impegno civile. Tra questi spicca “Le rivelazioni”, opera narrativa firmata dall’amico regista, videomaker ed esperto di comunicazione Oliviero Sorbini, che Tussi ha curato e introdotto. Il romanzo esplora una dimensione quasi esoterica e fiabesca, popolata da personaggi accomunati dall’amore per le arti – dalla pittura alla scrittura alla musica – e uniti dal desiderio di salvare il mondo dalla crisi climatica e dalla minaccia nucleare.

Un altro volume significativo è “Vite. Storie di migrazione”, documentario fotografico della nota fotografa Pamela Barba, che raccoglie testimonianze drammatiche ma illuminanti di persone in fuga. Nella prefazione, Tussi analizza con rigore le profonde disuguaglianze tra Nord e Sud del mondo e denuncia le responsabilità delle potenze occidentali.

Tra le opere più importanti curate da Tussi spicca il libro postumo del docente ed eurodeputato Virginio Bettini, scomparso nel 2020: “Pamphlet ecologico”, realizzato con prefazione di Tussi e Cracolici, introduzione di Maurizio Acerbo, un intervento di Paolo Ferrero e un contributo del giovane accademico David Boldrin Weffort. Il volume rappresenta una vera e propria summa del pensiero ambientalista, frutto della collaborazione tra Tussi e uno dei pionieri dell’ecologismo internazionale.

Sempre di Bettini, Tussi ha curato “Dal paesaggio alla civitas”, un fondamentale manuale che affronta il tema della pianificazione territoriale e dell’ecologia del paesaggio. Un testo imprescindibile per chiunque si occupi seriamente di ambientalismo.

A questa produzione si aggiunge il romanzo “Il cortile degli oleandri” della professoressa Rosaria Longoni, con una postfazione di Tussi e Cracolici: un’opera dal forte taglio storico che ripercorre le vicende di una famiglia operaia durante la Resistenza antifascista tra la Brianza e l’area milanese.

Tussi ha inoltre curato il saggio “Memoria e futuro”, scritto insieme a figure di rilievo dell’attivismo pacifista, con l’obiettivo di rafforzare la rete educativa dedicata al concetto di “terrestrità”, cioè l’appartenenza comune al pianeta.

Di notevole importanza è anche “La violenza non è il mio destino”, in cui Tussi raccoglie la testimonianza diretta di una donna vittima di violenza di genere, sopravvissuta a un tentato femminicidio. Un racconto breve ma potentissimo, che Tussi e Cracolici contribuiscono a far conoscere come atto di denuncia contro ogni forma di sopraffazione.

Speciale rilevanza assume anche “David Maria Turoldo, il resistente”, unico libro al mondo dedicato al ruolo del poliedrico religioso nella lotta antifascista, insieme al compagno di impegno civile Camillo De Piaz.

Tra i saggi più noti curati da Tussi figura “La follia del nucleare”, pubblicato in una nuova edizione in occasione del conferimento del Premio Nobel per la Pace alla campagna internazionale ICAN. L’opera raccoglie contributi di vari scienziati, con introduzione di Tussi e Cracolici e prefazione di Alex Zanotelli.

Con il professor Francesco Pugliese, Tussi ha inoltre realizzato il trattato “Carovane per Sarajevo”, corredato dalle prefazioni di Lidia Menapace, Tussi e Cracolici. Un testo che analizza in profondità una delle guerre più sanguinose degli anni Novanta, imputandone le responsabilità agli assetti imperiali della Nato. Nel medesimo filone memoriale si colloca “Erano i giorni dei capelli lunghi”, opera dell’amico Fabrizio Chiesura, prematuramente scomparso, dedicata agli anni della contestazione giovanile, operaia e studentesca.

Con figure di primo piano dell’attivismo come Vittorio Agnoletto, Moni Ovadia, Alex Zanotelli, Giorgio Cremaschi e con un’intervista inedita a Mimmo Lucano, nasce la raccolta “Riace, musica per l’umanità”, curata e presentata da Tussi e Cracolici. Il libro è stato presentato anche a Palazzo Reale di Milano davanti a oltre mille persone e, successivamente, a Londra nel prestigioso locale San Lorenzo, fondato da un partigiano e divenuto punto di riferimento per personalità internazionali della cultura, della politica e dello spettacolo.

Questa ricchissima carrellata di saggi, manuali e romanzi – tutti pubblicati dall’editrice Mimesis, nota per i suoi testi accademici, per i classici della filosofia e per i volumi legati al mondo universitario – testimonia un percorso letterario e civile di straordinaria intensità.

La maggior parte delle cover dei libri sono frutto dell’instancabile operato geniale di fumettisti come Mauro Biani e Giulio Peranzoni e realizzate dall’estro creativo di Laura Tussi.

Salvatore Izzo

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29 novembre 2025
30 ottobre 2025
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