Trent’anni.. di cosa?

di Corrado Fois - Liberacittadinanza.it - 15/02/2022
Chi non capisce il vero è uno stolto, ma chi lo conosce e lo chiama menzogna è un criminale – Galileo Galilei

Davigo sorrise e poi, guardando dritto negli occhi il giornalista che lo intervistava dichiarò con il suo tono sempre deciso e col suo fare sempre chiaro .. veda, i politici non hanno smesso di rubare, hanno solo smesso di vergognarsi.

In queste amare parole di un magistrato di prima linea, la verità su quell’inganno, o nella migliore delle ipotesi, su quella grande illusione chiamata mani Pulite. Un evento che ha compiuto, giorni fa 30 anni. In Italia l’età della disoccupazione.

Provo, con l’aiuto di alcuni ritagli di giornale a dire la mia su questo evento celebrato e citato come fosse la rivoluzione francese e che fu invece, a mio avviso, null’altro che una manovra interna alle logiche politico economiche del nostro capitalismo. Lo scarico di una classe dirigente esaurita voluto e costruito per sostituirla con altre facce meno invise, certo non per modificarne la complessiva natura morale o comportamentale.

Va detto che lo scossone, che comunque ci fu, è in parte il prodotto di inchieste tenaci condotte da coraggiosi magistrati come Davigo e Colombo coordinati da quell’uomo di grande statura umana e professionale che fu Borrelli. Forse inciamparono in qualcosa di inatteso.. pescando su il cavo elettrico quando pensavano di aver preso all’amo uno squaletto .. o forse seguivano da tempo le piste fin troppo evidenti lasciate sulla pelle del paese dalle carovane cammellate di politici imprenditori e malavitosi. Di certo, rischiando anche di persona, seppero andarono fino in fondo. Od almeno fin dove le convenienze li lasciarono arrivare.

La vicenda ha, nel mio modo di vedere, due filoni di riflessione. Il primo è il taglio formale dato all’inchiesta ed alle derive che provocò. L’altro alle conseguenze di natura extragiudiziale e più sistemica che la vicenda assunse nel tempo, o che ebbe .. forse .. come natura prima..

Il pool, l’inchiesta

Il meccanismo del pool, nei primi anni 90’, ha una sua prassi consolidata. Nasce, in Italia.., durante le grandi inchieste sulla mafia coordinate da Falcone e da Borsellino e soprattutto da Antonino Caponnetto, un uomo da ricordare sempre con ammirazione.

A Milano il pool si forma gradatamente seguendo le indicazioni strategiche di Francesco Borrelli. Un magistrato complesso e compiuto, un liberale di ceppo quasi ottocentesco con un grandioso senso dello Stato e con un profondo rispetto per il ruolo e per i confini di mandato che deve avere un magistrato. Come liberale di ceppo illuminista Borrelli è completamente ateo (dire che l'universo è stato creato da Dio, è frutto della debolezza umana e non aggiunge nulla alla mia ignoranza.. è una sua frase ) ed ha una grande e radicata fiducia nell’Essere Umano, nella sua capacità di assumersi le responsabilità e di redimersi (Se hanno scheletri nell'armadio, li tirino fuori prima che li troviamo noi.. soleva dire ). Suo padre Manlio era a sua volta magistrato ed ebbe incarichi difficili dell’immediato dopoguerra. Dunque Borrelli è persona cresciuta nella tradizione di uomini di Stato, di liberali e di laici. La sua sintesi su Mani pulite è appunto da vero laico oggettivo e fattuale ed è ancora più dura di quella di Davigo … non valeva la pena di buttare all’aria il mondo precedente per cascare in quello attuale, chiedo scusa per il disastro . Era il 2011.

Nel pool troviamo Gherardo Colombo. Un magistrato di competenza, perizia e coraggio. Lo si conosce pubblicamente quando gli viene affidata un’inchiesta pericolosissima come quella sull’omicidio Ambrosoli ( commissario al Banco Ambrosiano ) e sul rapimento Sindona, una bomba a mano che egli maneggiò con imparzialità e determinazione. Lavora poi sul fronte delle commissioni internazionali nelle indagini sui profitti illeciti e nei primi 90 è consulente alla commissione antiterrorismo. Borrelli lo vuole al pool perché se c’è un uomo in grado di infilarsi senza timore nei gineprai è proprio lui. A suo fianco, con una personalità altrettanto forte, PierCamillo Davigo . Viene dalla dura esperienza delle inchieste sull’antiriciclaggio nelle quali ha sviluppato una competenza quadrata e solida come la sua forte volontà di giustizia. In quel periodo collabora con la magistratura siciliana antimafia e mette a segno un’azione forte che scompagina le cosche catanesi. Insomma .. con loro due e con molti altri professionisti rimasti meno noti, ma altrettanto coraggiosi e tenaci.. Borrelli costruisce una profonda e radicale azione giudiziaria sulle connessioni tra la corruzione industriale e l’arricchimento di politici o, nella migliore ipotesi accertate, di finanziamento illecito ai partiti.

Un discorso a parte , nel quadro del pool, merita Di Pietro. Non ci sono elementi chiari che dicano come questo funzionario della polizia o forse dei servizi di sicurezza approdi al pool. Ma conosciamo come poi in un qualche modo l’ha messo in ombra, emergendo singolarmente. Su questa irresistibile ascesa sappiamo due cose, una solo fenomenica ma l’altra è fattuale. La fenomenica provo a spiegarla così. .. in campo nel pool abbiamo due magistrati noti e comprovati, appunto Davigo e Colombo ed un leader come Borrelli .. eppure la stampa e la comunicazione di massa , specie Repubblica e l’Unità, fa altre scelte. Le due testate si fiondano su questo funzionario poco noto ed a furia di articoli ed interviste ecco che Di Pietro diventa la faccia di mani pulite. Scatta così una vera seduzione collettiva che raggiunge nei mesi punte di un ridicolo disarmante. Non so quale fascino emanasse il buon Di Pietro o quale disperazione collettiva spingesse tanta cattolica devozione. Ma so che comunque il nostro diventò una specie di icona del buonismo democratico collettivo. L’altra dimensione ( relativa all’emergere del dipietrismo ) , quella diciamo fattuale offre di che pensare.. Quando a sua volta egli si trova oggetto di un’inchiesta della procura , qualche tempo dopo aver lasciato la magistratura ( con gesto clamoroso in aula ), ecco viene candidato dal PCI al Mugello .. dove allora chiunque fosse candidato dal Partito era certo dell’elezione. E’ da quella circostanza ( forse si congiunge con la prima, fenomenica ) che comincia la sua avventura politica che passerà velocemente dal PDS alla fondazione de l’Italia dei Valori. Nome commovente. Peccato che la strategia politica fosse un po’ opaca e che le scelte dei deputati sembrassero un filino ..come dire?.. confuse. Diciamo che non era l’Italia dei Valutatori ..perché non è azzeccata una. I sinceri democratici lo assolsero per quelle sviste, come per ogni sua marachella. Si è detto .. povero, è stato imbrogliato.. Beh, francamente peggio non si potrebbe dire di un magistrato! Manco fosse Palamara. Certo appare singolare che Di Pietro , abile nello scavare dentro il passato di tutti, poco scavò tra i suoi candidati. Infatti a lui si debbono le elezioni di personaggini esotici come Razzi, Scilipoti e quel soggetto ( lombroso al solo vederlo l’avrebbe rinchiuso per precauzione) tal Di Gregorio . Tutta gente passata armi,bagagli e mutui con l’exEx Cavaliere.. Vabbè..

L’inchiesta di mani Pulite parte in sordina, con freguglie da Pio Albergo Trivulzio, ma in poco tempo , grazie a confessioni varie ed avariate, finisce col cacciare in galera, all’esilio o fuori dalla politica dozzine di superPippi . Gente che credeva di essere intoccabile e si degnava di dare dall’alto dello scranno risposte infarcite di lunghe pause. Frasi assertive che erano in realtà la fiera dell’ovvio pur snocciolate con venature di sussiegosa arroganza..

Nell’inchiesta e nel processo ci sono stati momenti esilaranti .. le bavette di Folani.. i per qui e per là del buon Bossi.. ma ci sono stati momenti tragici, come i suicidi tra gli indagati . Alcuni sono eventi tristissimi come fu per il giovane deputato Moroni , ma altri sono molto molto strani come quello di Gardini .. o dell’ex Presidente Eni Gabriele Cagliari. L’Italia è un Paese cinico che però produce suicidi per morale infranta ( come qualcuno dice fu anche per Davide Rossi, del MontePaschi ) ma sembrano realizzati, come dire? .. con qualche sfumatura di troppo.

A cosa realmente e definitivamente porta l’inchiesta? A nulla. O meglio ..al tutto troppo ovvio.

Che i partiti si mangiassero con vorace appetito i profitti del grande capitale era di una evidenza imbarazzante. Che queste aziende così complesse, internazionali ed in fondo con partecipazioni opache ne avessero abbastanza, altrettanto chiaro. Che le guerre intestine ed esterne dei vari partiti portassero a conversioni e confessioni ben opportune altrettanto prevedibile. Infatti non è solo che i potentini di turno si cacarono in mano per pura ed umana paura davanti alle manette , è anche che i più accorti tra loro usarono l’arte della confessione come arma, di vendetta o di riequilibrio. Salvando chi andava salvato e affogando l’ormai inutile. In fondo questo è un Paese cattolico ..se confessi tutto passa ..o schivi la galera, come soleva dire Di Pietro.

Alla fine il grande risultato di tutta la vicenda, la grande festa di Popolo ( .. veramente..di alcune decine di migliaia e non dei 60 milioni che come al solito si fanno i fatti loro.. ) fu la cacciata di Craxi. Bah. Chi si accontenta gode .. è un proverbio che si trova solo in Italia. Craxi fu colpevole davanti alla storia per aver tradito il ruolo di un Partito Socialista trasformandolo in un cerchio di notabili boriosi e fasulli , e fu colpevole, secondo sentenza, di alcuni illeciti. Se il suo esilio avrebbe dovuto essere il bagno salvifico per la Nuova Italia .. beh era meglio farsi un tuffo nel Tevere. Tutti allora da Grillo a Paolo Rossi a Guzzanti a Repubblica si prestarono volentieri a fare da coro all’esiliato ..scemo scemo … mentre altri, altrettanto colpevoli sgusciavano via nell’ombra.

Voilà , trovato il simbolo della punizione, tutti contenti tornano a casa a fare come prima ..no anzi ..peggio. Si sa, nel nostro strano paese bisogna sempre attaccare qualcuno al distributore per consentire agli altri , collusi lacché e portaborse, di sganciarsi .. e negli anni seguenti li abbiamo visti farsi nel continuo, e bellamente i fatti loro ballando ad ogni festa di Trimalcione, ad ogni cenetta elegante, ad ogni festa di piazza.. e risparmio ulteriori tristi citazioni.

Mani Pulite quindi non fu né come i processi alle streghe intentati a Salem da Cotton Mather per quella sua pulizia religiosa che eliminò gli ultimi pagani..poveri figli. Nemmeno il processo di Norimberga coordinato da Robert Jackson che giudicò i criminali nazisti impiccando i simbolici e salvando i tecnici. Fu un grande processo all’italiana, che parti con troppo rumore, proseguì rovesciando una giacca senza cambiarla, per finire poi, anni ed anni dopo, in uno spiacevole silenzio imbarazzato.

Uno schema conformista lo circondò, finalmente rotto dalle ultime dichiarazioni citate all’inizio .. parole meste dette da chi allora, come Magistrato onesto e Cittadino consapevole, fece di tutto per rendere giustizia al Paese.

Le conseguenze ed i nuovi equilibri

Cosa succede se scrosti l’intonaco a nudo, ma prosegui senza cambiare le strutture marcite? Che il palazzo crolla. E’ quello che è successo. E non per ciò che avrebbe fatto la magistratura, incolpata dalla destra becera e dai garantisti da salotto di golpismo ( cose da pazzi!! ). Giudici e PM fecero esattamente il loro mestiere, cioè perseguire reati e rei. Operarono in un quadro di corruzione che vedevano persino i bambini e da lungo tempo ..è inutile intestargli niente di più e niente di meno che aver dato luogo ad un processo, con relativo esito.. e con esito relativo.

La colpa del crollo del palazzo sulla testa degli italiani e solo dei politici e del sistema industriale e finanziario. La colpa è dei politicanti furbetti del quartierino , modello l’exEx , che costruirono una rete di piccole convenienze personali, peraltro maldestre, chiamandola seconda repubblica. La colpa fu di quel che restava della sinistra troppo occupata a farsi perdonare di essere stata socialista e comunista ( quasi fosse una colpa ) per approfittare del momento ed imporre un nuovo modello di società più equo e più vigilato. Ed infine, ultimo ma primo, il combinato dei veri responsabili dello sfascio .. i vari micro e macro capitalisti italiani che hanno ritenuto sempre più conveniente corrompere piuttosto che investire in qualità. Lasciando le imprese non competitive, l’ambiente in uno sfascio gravissimo, seminando morti sul lavoro. Allora come oggi

Nella seconda Repubblica tutti i partiti sono complici di aver sepolto ideologie e differenze di visione sociale .. di aver corteggiato il peggio dell’animo italico. Di aver solleticato la pancina del Paese che ha scaricato la risposta nelle cabine elettorali votando in modo discontinuo, confuso e stralunato .. precisamente a livello dei politici e dei loro programmi esibiti nelle varie tornate.

La seconda repubblica non è figlia di mani pulite … semmai è quest’ultima figlia della scelta di avviare una seconda repubblica. E siccome non credo più alle favole, ritengo che questa malaccorta cosa definita seconda repubblica sia esattamente ciò che si voleva. Una confusione costante, perché proprio nella confusione chi pesca nelle acque scura trova condizione migliore.

Se solamente sta cazzata del 110% vale una truffa da 4 miliardi di euro ( come dice il ministro Franco ) figuriamoci quanto si sono fottuti in 30 anni sciacalli, mafiosi e corrotti ! Il furto totale è stimabile in una somma prossima a 20 mld di euro se non sono molto di più. Una cifra colossale che avrebbe dato ospedali in grado di gestire ogni pandemia, scuole a prova di innovazione, servizi tecnologici efficaci, linee telefoniche stabili, pensioni dignitose. Pari opportunità. Insomma quanto bastava per dare all’Italia un presente da Germania.

Mani pulite è un episodio legale circoscritto. Non poteva fermare la corruzione, sono le leggi che la contrastano non le sentenze. Non ha dato l’esempio dissuasivo con le stesse sentenze, perché l’Italia cattolica è fondata sul perdono .. tanto che i politici più coriacei sono di nuovo qui a pontificare ossequiati come grandi opinionisti, vedi Cirino Pomicino. Mani pulite fu un momento legale nel quadro del sistema capitalista e coerente con esso. Non ha prodotto niente di concreto se viene letta fuor di retorica buonista ed in una prospettiva socialista e classista.

Nel frattempo..se chiedessi..

Se Gigio Di Maio mi portasse da Putin gli chiederei .. ohilà Vlad ma che sei scemo? Ma come uno come te, formato nella più dura scuola quadri di spie del mondo, il KGB, si fa prendere dai nervi e la mena tanto sull’Ucraina .. ma cos’è stai giocando a rendere instabile la crescita, a far alzare il prezzo del petrolio e del gas portandolo a valori tripli in sei mesi? Cos’è la meni tanto e dopo farai il pacifista , il salvatore e senza nessuna sanzione ti troverai ad essere la prima potenza del mondo sgobbandoti cinesi e americani? Dai non ci credo Vlad .. troppo azzardo!! Lui mi guarderebbe con la faccetta ironica e lucidando una bella Nagant calibro 45 direbbe … davvero?..a corà .. vedi che er poker se gioca co’ a capoccia degli avversari mica co’ ee carte, a bello ( pochi sanno che Vlad è cugino della sora Giorgia infatti parlano la stessa lingua.). Speriamo sia cosi se no , nel caso non sia un bluff ci troviamo a contare morti peggio che in Siria.

Se il caso mi portasse a Pechino ..ed incontrassi Xi gli chiederei .. Scusa ma visto che ti stai comprando l’Africa tocco a tocco ..che ormai possiedi buona parte delle infrastrutture, che controlli porti e ferrovie, perché non scavi pure i pozzi? Perché non desalinizzi il mare ed irrighi, perché non dai una svolta all’agricoltura locale ..non vuoi ridurre le emissioni? Moltiplica gli alberi ..che ti costa? Una freguglia rispetto ai vantaggi … mi guarderebbe con il suo viso da idoletto di giada e direbbe .. aaa bello che stai a ddì? ‘scolta Confucio ..disceee: niente è più visibbile de quello che sta ner buio ..gli chiederei ‘ma cosa vuol dire ‘ .. e lui … boohh.. io sto Confucio qquà mica l’ho mai capito . Beh onestamente mi era parso che Xi fosse più un fan di Godless. ( su Netflix .. mica male.. )

Se infine chiedessi ad un taxista cosa pensa dell’Italia ..si volterebbe di tre quarti ( naturalmente mentre guida nel traffico ) e direbbe … a dottò che c’ho da dì?? Qua è tutto un magna magna er più pulito c’ha la rogna.. evvabbè .. meno male che si chiama buon senso comune.

Insomma.. vista la probabilità , elevata, di sentire davvero frasi del genere , sai che nuova c’è ? Me ne sto a casa. Sono già abbastanza incazzato così ….

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