“PATRIMONIALE” …. non è una ‘brutta parola’

di Maurizio Sbrana - Liberacittadinanza.it - 28/03/2022
In ITALIA la parola “PATRIMONIALE” … è considerata alla stregua di una bestemmia, e si sa che gli italiani sono ‘cattolici’, e non vogliono sentire bestemmie!

Ogni qual volta qualcuno pronuncia la parola ‘patrimoniale’…, in Italia scoppia una mezza rivoluzione!

Eppure è molto probabile che presto ci si debba arrivare, anche in Italia.
All’estero , Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, USA, Svizzera, eccetera, sono decenni che i loro sistemi tributari ne fanno uso e non si può certo dire che quelle Nazioni stiano peggio di noi, ANZI !

In tutte quelle Nazioni, intanto, esiste innanzitutto una vera IMPOSTA DI SUCCESSIONE, che per importi oltre una certa soglia (solitamente oltre un milione di euro), progressivamente può arrivare anche al 30-40% dell’asse ereditario , mentre in Italia a suo tempo il Governo Berlusconi, oltre a una franchigia di un milione di euro, per parenti in linea diretta abbatté l’imposta al solo 4% . E così il nostro Erario percepisce uno scarso 0,8 miliardi di euro annui, mentre ad esempio la Francia ha introiti annui sui 14-15 miliardi di euro!
Oltre a ciò si deve rammentare che in alcuni Paesi esiste poi una IMPOSTA SULLE GRANDI RICCHEZZE (solitamente, anche in questo caso, oltre una franchigia di un milione di euro), a partire da un’aliquota annuale dello 0,50%, a salire progressivamente fino al 2%. Ed anche questa misura porta agli Erari una cifra annuale importante.

In ITALIA, ripeto, la parola  “PATRIMONIALE” … è considerata alla stregua di una bestemmia, e si sa che gli italiani sono ‘cattolici’, e non vogliono sentire bestemmie!

Eppure, non volendo fare come gli struzzi, che nascondono la testa nella sabbia, ed avuto riguardo allo stato disastroso dei nostri CONTI PUBBLICI, con un DEBITO al 150% sul PIL, e soprattutto a ciò che sta accadendo in questi ultimi mesi, guerra in Europa, prezzi impazziti delle materie prime, su tutte metano e petrolio, ma non solo, e dulcis in fundo tassi di INFLAZIONE che non si vedevano da oltre 40 anni, è più che evidente che il corrente anno sarà un annus horribilis, un po’ per tutti, ma soprattutto per le fasce popolari maggioritarie, che ben presto dovranno ‘scegliere’ fra il mangiare o pagare le bollette dell’energia!
Con il che si divaricherà ancora di più la distanza tra i ceti benestanti (ricordiamo che in Italia l’1% delle Famiglie detiene il 25% dello stock di ricchezza, e il 10% ne detiene il 55%…) e il resto della popolazione, e soprattutto la ‘serie B del nostro Popolo’, quella metà cui fa capo nemmeno il 10% della ricchezza!
Ora, tutti sappiamo che se abbiamo una CORDA, a forza di tirarla, progressivamente sempre con maggior vigore, prima o poi la stessa si rompe!  È ‘fisica’…

Un Governo di persone RESPONSABILI deve considerare tutte queste circostanze, studiare piani per modificare questa nostra realtà, e poi agire di conseguenza, prima che sia troppo tardi e si lasci innescare una prevedibile e probabile reazione sociale che potrebbe anche sfociare  in situazioni in seguito non troppo facilmente governabili…
MA OCCORRE FARE PRESTO !!!

Maurizio Sbrana

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