L’ITALIA è un Paese caratterizzato dall’avere un enorme DEBITO PUBBLICO (ormai in vista dei 3.000 miliardi di euro!, pari ad oltre il 140% del proprio PIL annuale), mentre, per contro, essa ha un grande CREDITO PRIVATO. Ormai prossimo ad un valore complessivo vicino ai 12.500 miliardi di euro, tra settore mobiliare ed immobiliare. Quindi il Credito quota oltre 6 volte del nostro PIL.
I PROBLEMI SONO SOSTANZIALMENTE DUE:
1) Un siffatto DEBITO PUBBLICO non viene sottoscritto ‘gratuitamente’ da chi compra i nostri BTP (ovviamente…) e produce pertanto ogni anno ingentissimi INTERESSI da pagare, nel 2023 per circa 95 miliardi di euro !
Tutti sappiamo che l’Italia patisce poi, purtroppo ormai da più decenni, di una fortissima EVASIONE FISCALE, pari, secondo stime ufficiali, a circa un centinaio di miliardi annui. 95 + 100 fanno circa 200 miliardi, quanto cioè l’intero ammontare dell’ormai famoso PNRR …. Ovvero, tra Spesa per interessi e Tasse evase, il Paese BRUCIA ogni anno quanto un PNRR all’anno !
Tutti lo sanno, ma nessuno studia qualcosa per ovviare a questo spreco, che sta portando l’Italia nel baratro. Nessuno pensa che la ‘matematica’ farà il suo corso…
2) MA CHI È CHE SOSTIENE L’ITALIA, e non la fa affondare, come con le cifre in ballo potrebbero agevolmente fare?
Cerchiamo di darci una spiegazione…
I MERCATI FINANZIARI sono i ‘veri padroni’ dei POPOLI…
Se i Mercati si pongono in testa che si deve sostenere un certo Paese, lo fanno.
Altrimenti possono in ogni momento attaccarlo finanziariamente, fino a mandarlo in DEFAULT !
Tutti avranno sentito parlare delle cosiddette SOCIETÀ DI RATING. Societá private che hanno il compito di fornire giudizi sintetici sullo stato di chi emette Debito.
E così tutti gli anni gli Operatori Finanziari di tutto il mondo sono in attesa di questi giudizi.
Le principali Società di Rating sono tutte americane, e sono:
1) F I T C H 2) M O O D Y’S 3) STANDARD & POOR
Ciascuna di esse usa classificare il RISCHIO dei Paesi in ordine alla possibilità di far fronte al proprio DEBITO PUBBLICO …, secondo una dozzina di parametri, compresi (per semplificare) tra nessun rischio e rischio di default .
L’ ITALIA è in un ‘limbo’ … Il nostro rating resta ora, ad esempio, al LIVELLO Baa3 per MOODY’S (ed analogamente per le altre due Fitch e S&P), ultimo dell’area in cui rientrano i titoli cd. “Investment grade” ( cioè quelli buoni…).
E così molte Istituzioni Finanziarie del Mondo fanno grandi affari con i TASSI favorevoli che l’Italia deve pagare per vendere i suoi Titoli di Stato.
Ma la domanda appare a questo punto OBBLIGATORIA.
Se il DEBITO italiano è praticamente il secondo del Mondo, dopo quello Giapponese, se il suo COSTO sbordella ogni anno i CONTI PUBBLICI ITALIANI, facendo da un lato strangolare la possibilità di finanziare l’WELFARE nazionale e dall’altro di vedere ogni anno il vertiginoso incremento del Debito stesso, COME SI PUÒ PENSARE che queste grandi Società di Rating non riescano a comprendere di avere una grande responsabilità nel sostenere un Paese che non è in grado di aggiustare i suoi Conti Pubblici, con il solo metodo esistente? E cioè, con una vera Riforma fiscale che voglia andare a ricercare le RISORSE (che ci sono…in Italia!) là dove negli ultimi decenni si sono concentrate le Ricchezze del Paese.
Una Riforma che debba prevedere, per salvare il Paese che in caso contrario ha tutte le possibilitá di saltare in aria, un grande piano pluridecennale di ristrutturazione del debito, prima che sia definitivamente TROPPO TARDI !
Ma occorre FARE PRESTO…, perchè le Società di Rating potrebbero decidere, in un momento, di abbandonare al suo destino l’Italia e allora sarebbero grandi guai per tutti.
Maurizio Sbrana