DEBITO ITALIA ormai vicino ai 3.000 miliardi di euro , ma chi se ne preoccupa veramente ???

di Maurizio Sbrana - liberacittadinanza.it - 26/08/2024
Il Governo ci prende in giro, facendoci credere che la situazione possa cambiare, procedendo in due anni a dismettere circa 20 miliardi di Partecipazioni Statali (Poste, Eni, Ferrovie, ecc.), cioè lo 0,65% circa del totale del Debito.

Nel solo Giugno scorso il nostro Debito è cresciuto ancora di circa 30 miliardi ! 1 miliardo tondo al giorno : ricordate le ‘lirette’ ? Sarebbero circa 2.000 miliardi di lirette, al giorno ! Cose dell’altro mondo…

Ma in questo caldissimo mese di Agosto 2024, le nostre Istituzioni, i nostri Economisti, i nostri Politici (Governo e Opposizioni), i nostri ‘grandi’ Massmedia, eccetera, nessuno si è scomposto più di tanto: TUTTI AL MARE, tanto il Paese galleggia…
Soltanto il Governatore di BANKITALIA ha fatto un timido cenno al problema, ‘suggerendo’ peraltro soltanto di fare attenzione alle Spese inutili e operare per un aumento della produttività e della Crescita del Sistema ITALIA .
Un po’ poco, esimio dottor PANETTA .

Nessuno dunque che una volta di più …, abbia avuto il ‘coraggio’ di voler AFFRONTARE IL PROBLEMA DEL NOSTRO IMMANE DEBITO SUL SERIO, cominciando a discutere delle misure che si dovrebbero prendere per abbattere questo moloch che prima o poi (ma più prima che poi…) travolgerà il Paese.

Intanto dobbiamo notare che il nostro Debito pro-capite (come da dati del MEF) ammonta a fine Giugno a ben 48.500 euro, più di un terzo in più della media del Debito dell’intera UE ! Poi dovremmo anche far notare che il COSTO ANNUO È ORMAI VICINO AI 100 MILIARDI DI EURO, sottraendo quindi enormi risorse per il corretto funzionamento della Spesa Pubblica…

Il Governo ci prende poi in giro, facendoci credere che la situazione possa cambiare, procedendo in due anni a dismettere circa 20 miliardi di Partecipazioni Statali (Poste, Eni, Ferrovie, ecc.), cioè lo 0,65% circa del totale del Debito.

Senza considerare che probabilmente ciò potrebbe servire per fare ulteriori REGALI AI SOLITI NOTI…. (‘Honni soit qui mal y pense’).
Mentre invece occorrerebbe, nell’interesse di TUTTI (…in quanto, prima o poi, anche i ricchi potrebbero ‘piangere’,) studiare una qualche forma di RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO, a partire dal coinvolgimento finanziario (ovvero imposte sulle grandi ricchezze di quel 10% di italiani che detengono oltre la metà dei 12.500 miliardi di PATRIMONIO DEL PAESE…).
Ciò, prima che sia troppo tardi PER TUTTI …..

Maurizio Sbrana

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