DEBITO PUBBLICO, sua SOSTENIBILITÀ, RIFORMA FISCALE (ex Art.53 Cost.) e 'stato' dell'ITALIA ...

di Maurizio Sbrana - Liberacittadinanza.it - 19/11/2020
A fine corrente anno la previsione del rapporto Debito/Pil in Italia cifra all' intorno del 160%

Al 30 settembre scorso il nostro DEBITO ha raggiunto i 2.583 miliardi di euro, con un incremento di ben 173 miliardi sul dato al 31.12.2019.

Da Marzo a Settembre sono stati emessi 360 miliardi di titoli di Stato. Al netto dei rimborsi di quelli in scadenza, 137 miliardi, praticamente tutti acquistati da Bankitalia (per conto della BCE).
In tal modo al 30.9.2020 B.I. ne detiene ca.530 miliardi , pari a circa il 20% del totale del nostro Debito.
A fine corrente anno la previsione del rapporto Debito/Pil in Italia cifra all' intorno del 160%.
(E purtroppo ... non sarà finita).

Il RAPPORTO DEBITO/PIL può scendere matematicamente soltanto per 2 accadimenti:
1) diminuzione del Debito al numeratore,
oppure:
2) INCREMENTO DEL PIL al denominatore.

M A :
Il punto 1) non si potrà ottenere assolutamente fintantonché il nostro Stato vorrà sopportare (per fini non troppo 'limpidi'...) l'abnorme tasso di EVASIONE FISCALE, stimata in oltre 100 miliardi di euro annui ( fonte: Corte dei Conti, ISTAT, Eurostat, Bankitalia), tra il doppio e il triplo delle medie europee.
Ed il punto 2) , stante l'attuale stato del Sistema Italia, contraddistinto da un'abnorme, più che trentennale STAGNAZIONE, che riguarda praticamente tutti i Settori di attività economica (tranne alcune eccellenze, che pure esistono), ed avuto riguardo alla struttura della nostra Classe Dirigente (e non soltanto quella...politica!), sarà molto difficile poterlo concretizzare.
Molti possono anche agevolmente credere che TUTTI ASSIEME si sarebbe ancora in tempo a 'salvare' l'Italia..., anche perchè di risorse il Paese ne ha ancora tante, ma CHI potrebbe volerlo fare ?

Il CETO BENESTANTE (il 10% della popolazione, che detiene il 50% dell'intero stock di ricchezza) ha tutto l'interesse (probabilmente in maniera alquanto 'miope') di mantenere lo status-quo;
Il CETO MEDIO (il 50% della popolazione, da decenni tartassato e vessato in ogni modo, ancora "tiene", anche se non si sa ancora per quanto...);
Il CETO POPOLARE (ormai il restante 40% della popolazione, ovvero l'ALTRA ITALIA, creata artificialmente dalle oligarchie che si sono succedute al governo del Paese negli ultimi decenni) non ha Leaders che lo possano guidare verso una vera "LOTTA" (ovviamente non violenta, anche se si deve porre molta attenzione al riguardo...) alle DISEGUAGLIANZE economico-sociali e per richiedere finalmente la propria LIBERAZIONE dalle ingiustizie, dal precariato e dalla disoccupazione, in una Repubblica FONDATA SUL LAVORO !!!

E così si va avanti ! Fino a quando? Forse fino al tempo in cui la Banca Centrale Europea cesserá (anche se gradualmente, forzatamente...) di acquistare i nostri Titoli di Stato.
E POI ? Ai posteri l'ardua sentenza ...

Maurizio Sbrana

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